Sambuceto (CH): assalto a sede portavalori, bottino di vari milioni di euro - NOC Press

Sambuceto (CH): assalto a sede portavalori, bottino di vari milioni di euro







Una scena che poteva sembrare quella di un film, invece una realtà. Una banda composta da circa 15 persone ha preso di mira il deposito SicurItalia.

Intorno alle nove di sera la banda composta da banditi, incappucciati e armati, ha preso d’assalto il deposito, nella frazione di Sambuceto (San Giovanni Teatino), portando a segno una rapina tra i 3 e i 4 milioni di euro

Nessun ferito ma tanta paura scene da far impallidire gli action movie americani.
Secondo una prima ricostruzione i malviventi hanno abbattuto le recinzioni del fabbricato con una grossa ruspa per avvicinarsi al deposito dove viene effettuata la conta degli incassi raccolti dai furgoni portavalori.

Armati di mitragliette e pistole, hanno quindi dato fuoco ad un camion e ad altri mezzi che bloccavano le vie di accesso al deposito. Per evitare arrivi indesiderati sembra che abbiano anche disseminato di chiodi le strade della zona in modo da impedire l’accesso alle vetture dei soccorsi e della polizia.

I rapinatori sono entrati poi nei locali sparando verso i vetri. Con la ruspa hanno anche abbattuto il muro che porta all'area di lavorazione delle banconote lasciando il caveau intatto. Le guardie giurate sono riuscite nel frattempo a mettersi al riparo nell'area protetta ed hanno dato l'allarme.

Hanno agito verso l’orario di chiusura dei centri commerciali (alle 21 circa) e in concomitanza della partita dell’Italia. Dopo aver scaricato un’escavatore da un camion alcuni banditi hanno sfondato l’ingresso, mentre altri incendiavano un’auto e un tir e spargevano chiodi per terra per bloccare tutti gli accessi. Una volta dentro si sono diretti verso la cassaforte sparando a raffica per evitare che i quindici agenti presenti potessero intervenire.

Durante la fuga i rapinatori hanno anche rubato l’auto ad un ragazzo costretto a lasciargli il mezzo sotto minaccia. L’auto, una Dacia, è stata usata per la fuga e ritrovata a distanza di 500 metri.

La banda ha sparato colpi sia durante la rapina che subito dopo, mentre fuggivano tutti a piedi. Sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco. Tre guardie giurate si sono sentite male per il forte stress emotivo.

La caccia agli uomini è partita subito e in tutta l’area sono stati disposti posti di blocco e avviate ricerche che sono proseguite per tutta la notte. Il traffico sull'Asse attrezzato Pescara- Chieti è rimasto bloccato per ore anche a causa di un mezzo lasciato dalla banda apposta nel mezzo della strada.

“Sono fiero per come i ragazzi si sono comportati nel rispettare le procedure di sicurezza e nel dare gli allarmi, i nostri sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente, sia la video che l'allarme anti rapina, abbiamo dato l'allarme in tempo reale. Io mi sono precipitato dai ragazzi e non ho potuto fare altro che stringermi alla loro sofferenza” , ha raccontato a caldo il maggiore Jimmy Croce, che comanda la sede di SicuritaliaIvri di San Giovanni Teatino.

Dal racconto di chi ha vissuto in prima persona l'assalto armato del commando  è andata bene che nessuno sia rimasto ferito o ucciso. Come riferisce il comandante di Sicuritalia-Ivri, il maggiore Jimmy Croce, l'azione dei rapinatori, tutti con i volti coperti, era stata senza dubbio preparata da tempo e soprattutto nei minimi dettagli.













Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.