Alla scoperta dei musei:“Masumiyet Muzesi”(il Museo dell’Innocenza) a Istanbul
Il “Masumiyet Muzesi”, Museo dell'Innocenza è sia un romanzo scritto da Orhan Pamuk che un museo da lui realizzato. In effetti, Pamuk ha pensato insieme al romanzo e al museo dagli anni '90.
Il romanzo rosa, ambientato tra il 1974 e l'inizio degli anni 2000, racconta la vita di Istanbul tra il 1950 e il 2000, con flashback e ricordi attraverso due famiglie, una ricca e l'altra borghese.
L’allestimento, curato nei minimi particolari dallo stesso Pamuk con il supporto di architetti, artigiani ed altri specialisti, valorizza notevolmente i pezzi esposti: salendo le scale che conducono attraverso i tre piani, si segue una linea continua di 83 bacheche in legno (tante quante i capitoli del romanzo, anche se alcune sono ancora chiuse perché non complete), nelle quali gli oggetti (più di 700 tutti citati nel libro) ci appaiono sistemati in vere e proprie composizioni, quasi dei quadri.
E tutto – la sapiente scelta delle luci, i suoni e i rumori riprodotti in alcuni punti del museo, il percorso espositivo che, con lo stesso andamento della spirale disegnata sul pavimento del piano terra (in cui si rispecchiano a loro volta lo scorrere del tempo e lo svolgersi della storia narrata) conduce il visitatore fino alla soffitta in cima alla casa e gli permette di affacciarsi per guardare da lì l’intero museo – tutto concorre alla creazione di uno spazio assolutamente speciale e affascinante.
Nel museo, le cose usate, indossate, ascoltate, viste, accumulate e immaginate dagli eroi descritti nel romanzo sono esposte in scatole e vetrine accuratamente sistemate.
Non è necessario leggere il romanzo per godersi il museo. Proprio come non è necessario visitare il museo per godersi il romanzo. Ma chi leggerà il romanzo capirà meglio i vari significati del museo, e chi visiterà il museo vedrà molte cose di cui non si era reso conto leggendo il romanzo. Il romanzo è stato pubblicato nel 2008 e il museo è stato inaugurato nella primavera del 2012.
Pamuk ha prima scritto il romanzo e poi costruito il museo?
Pamuk ha pensato insieme al romanzo e al museo dall'inizio, dagli anni '90. Ha scritto il romanzo pensando al museo e collezionando oggetti da esporre. Questo complesso processo è descritto sia nel romanzo Il museo dell'innocenza che nel catalogo del museo - L'innocenza delle cose.
Cosa c'è di nuovo al Museo dell'Innocenza?
Il museo crea un'atmosfera adatta al racconto esponendo gli oggetti e le immagini citati nel romanzo. Allo stesso tempo, è sia un museo immaginario che un piccolo museo della "Vita di Istanbul nella seconda metà del XX secolo".
Con quale logica sono stati raccolti gli oggetti esposti nel museo?
Pamuk iniziò a lavorare collezionando vecchi oggetti che gli piacevano e gli piacevano dalle case dei suoi conoscenti e da vecchi commercianti. Poi ha creato lentamente la storia di Kemal e Füsun. Avrebbe visto e acquistato un oggetto adatto al romanzo in un negozio vintage, quindi descriveva questo oggetto nel suo romanzo. A volte un oggetto che incontrava presentava una nuova storia al romanzo, e a volte cercava un oggetto adatto alla storia. L'oggetto più grande e genuino del museo è l'edificio in cui un tempo visse la famiglia Keskin, che è stato poi trasformato in un museo.
Perché il romanziere Pamuk ha costruito un museo del genere?
Proprio come quando ha pubblicato per la prima volta un romanzo, gli è stato chiesto: "Perché hai scritto questo romanzo?" Pamuk non ha una risposta in una frase a questa domanda. "Perché amo i musei", è una delle risposte frequenti di Pamuk. Come racconta Pamuk nel suo libro autobiografico Istanbul, ha sognato di essere un pittore e un architetto fino all'età di 23 anni, poi improvvisamente ha lasciato entrambi ed è diventato un romanziere e ha sempre sognato il pittore morto dentro di lui. Pamuk discute questa domanda nell'introduzione al catalogo del museo The Innocence of Things.
Per prenotazioni di gruppo è possibile inviare una e-mail a info@masumiyetmuzesi.org .
Trama del romanzo Il museo dell’innocenza
E' la storia di un amore impossibile che lascia il segno di un'ossessione che viene appagata attraverso la raccolta di oggetti, che ricordano una storia felice, ormai finita.
Kemal, protagonista del libro Il museo dell’innocenza di Orhan Pamuk, è un ragazzo di trent’anni benestante che per comprare una borsa alla fidanzata, entra in un negozio di Istanbul e viene rapito dal fascino di una ragazza di diciotto anni, Fusun, che è sua cugina alla lontana.
Nasce da subito, tra i due, un rapporto molto intenso, sessualmente appagante, che supera le norme morali turche degli anni ’70. Nonostante il grande trasporto che Kemal prova nei confronti della ragazza, non vuole lasciare Sibel, la sua fidanzata, forse ancora legato ai valori tradizionali e all’esigenza di avere un’amante bella, ma anche una donna ricca con cui andare a feste aristocratiche.
Decide di fidanzarsi con la compagna preparando un ricevimento costoso all’Hilton. Ma i suoi calcoli sono sbagliati e per questo gesto azzardato perde entrambe le donne.
Fusun delusa dal suo comportamento si allontana e Kemal sofferente inizia a trascurare se stesso, fino a decide di sciogliere il fidanzamento. Quando dopo molto tempo Kemal ritrova la sua vecchia amante, le cose sono cambiate e non ci può essere più quel rapporto come prima, legato alla passione e al coinvolgimento. I due, però, continuano a frequentarsi, senza più consumare il loro amore e in questi otto anni, Kemal non smette di conservare tutti gli oggetti che le ricordano Fusun: orecchini, mozziconi di sigarette, mutandine, cani di porcellana.
A questo punto Kemal crea un Museo dell’innocenza, luogo in cui raccoglie tutte le cose che appartengono al suo amore passato, lo fa perché odorare, toccare e stare a guardare quei pezzi da museo, gli rendono gioia e un po’ di conforto.
Il museo dell’innocenza di Orhan Pamuk è un libro molto particolare, in cui si mescola una storia legata ai sentimenti a quella che racconta del modo di vivere dei turchi e delle loro tradizioni.
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