Viaggio a Foula (Shetland), l'isola ai confini del mondo
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Un traghetto al giorno, tre volte la settimana. Così - o con un breve volo - si può raggiungere Foula, l’isola più remota delle Shetland. Politicamente appartenente alla Scozia, Foula si trova però a metà strada tra Regno Unito e Norvegia. Si trova a 32 km da Mainland, l’isola principale delle Shetland ed è lunga 8 km circa.
Dominata per anni dalle popolazioni nordiche, Foula è stato l’ultimo luogo della Gran Bretagna ad abbandonare la lingua norrena (nel XVIII secolo), ma conserva ancora alcune parole nordiche, soprattutto quando si tratta di nominare gli uccelli, i grandi protagonisti di quest'isola.
Battuta incessantemente dai venti da inizio autunno a quasi fine primavera, Foula è infatti la casa di migliaia di volatili. E non solo, qui ci vivono anche più di un centinaio di pecore autoctone, chiamate proprio come l'isola e alcuni pony Shetland. È l'uomo a essere in netta minoranza, abitandoci solo 30 persone.
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Un cavallino a Foula. JOUAN/RIUS |
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Le pecore Foula sono una specie autoctona dell'isola e sono una voce importante dell'economia dell'isola. MICHELE D'AMICO SUPERSKY77 |
Ma al di fuori di questa categoria, Foula non è una destinazione turistica molto popolare e non è difficile capire il perché. In effetti, non è per tutti: non ci sono attrazioni o monumenti e non ci sono nemmeno bar o pub e neanche negozi. Ci sono due pensioni, The Burns Cottage e Ristie Foula Accomodation e qualche campeggio.
Chi arriva deve essere organizzato (anche per quanto riguarda il cibo) e anche preparato a rimandare la partenza. Soprattutto da ottobre a fine aprile, infatti, le burrasche dell’Atlantico sono così forti che i collegamenti con Mainland possono essere sospesi frequentemente.
A volte possono passare addirittura alcune settimane prima che i traghetti (e i voli) riescano a ripartire. Sorprendente per i visitatori, ma non per chi ci abita e che a mesi di pioggia, buio e vento continuo è così abituato che quasi non può farne a meno.
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A Foula, dall'equinozio di autunno fino a fine aprile/maggio, i venti soffiano costantemente e le burrasche possono essere così forte da interrompere i collegamenti. MICHELE D'AMICO SUPERSKY77 |
E allora cosa si viene a fare in un posto del genere? Remoto, scomodo, poco confortevole… Si viene per stare a contatto con la Natura, per ascoltare cosa hanno da dire i venti, per sentire il ruggito dell’Atlantico.
Si viene a Foula per sentirsi ai confini del mondo, con tutto ciò che questo può voler dire… Per stare in pace con se stessi, per trovare (o ritrovare) una connessione profonda con la Natura, per staccare da tutto, per fare digital detox.
Perché qua non è una scelta, il Wi-Fi non c’è, quindi chi è sempre in cerca di una scusa per poter non rispondere alle mail di lavoro, sarà più che accontentato.
Oltre al birdwatching, l’altra attività possibile (e consigliata) sono lunghe passeggiate alla scoperta dell’isola e delle sue coste. L’insediamento più grande è a est, lato più riparato dai venti dell’Atlantico, ma è il tratto della costa nord il più scenografico.
E tre sono in particolare i punti che si dovrebbero raggiungere durante un soggiorno a Foula. Da Kame, una delle scogliere a picco sul mare più alte del Regno Unito; Gaada Stack, un faraglione con due archi; e Sneck, una fessura naturale nella roccia e che finisce in mare. In estate, poi, la Natura dà il meglio di sé, coprendo la terra con fiori selvatici coloratissimi.
Ad accrescere il fascino di questo luogo “sperduto” è il calendario adottato dai residenti: qui si utilizza ancora quello Giuliano (invece di quello Gregoriano) per cui si è “indietro” di 12 giorni. Questo vuol dire, per esempio, che Natale viene festeggiato il 6 gennaio e Capodanno il 13.
Ma non è tutto: Foula non è collegata alla rete nazionale elettrica e il Foula Electricity Trust ha un suo sistema elettrico ibrido costituito da tre turbine eoliche, un generatore idroelettrico, pannelli solari e batterie e l’obiettivo è azzerare le emissioni di carbonio presto.
La conservazione è un tema importante: la specie di pecore Foula, che vive solo su questa isola, è protetta con impegno dagli abitanti, non solo perché è importante per l’economia, ma perché davvero qui la Natura ha un ruolo predominante. Possono passare settimane, se non mesi, prima che si riesca a fare un viaggio per i rifornimenti di cibo e beni di prima necessità e nel frattempo bisogna convivere con le tempeste. Forse, in definitiva, si viene qui per imparare il valore del tempo e della fatica.
Come raggiungere Foula
In traghetto dal molo di Walls, nel West Mainland, che opera tre volte a settimana (la traversata dura 2 ore e 15 minuti). Non si può salire con l’automobile ed è necessaria la prenotazione.
In aereo dall'aeroporto di Tingwall, appena fuori Lerwick.
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