Condanne e multe per appartenenti associazioni a delinquere per contrabbando di birra e gasolio - NOC Press

Condanne e multe per appartenenti associazioni a delinquere per contrabbando di birra e gasolio

 


Si sono conclusi nei giorni scorsi due importanti procedimenti penali a carico di due associazioni a delinquere che operavano oltre i confini nazionali ed erano state costituite allo scopo di evadere l’accisa sulla birra e quella sul gasolio da autotrazione. 

Per quanto concerne il contrabbando di gasolio, per cui funzionari del reparto antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Bolzano, in collaborazione con la Guardia di Finanza e con reparti antifrode doganali di Campania, Lombardia, Puglia, Toscana, Abruzzo e Basilicata, avevano accertato un’evasione tributaria di oltre quattro milioni di euro, il processo, tenutosi con rito abbreviato davanti al Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Bolzano, ha portato alla condanna di sette imputati a pene complessive per 33 anni di reclusione e svariate decine di migliaia di euro di multa. 

Il gasolio, irregolarmente trasportato su strada e ferrovia dalla Germania e immesso sul mercato nazionale in alcune regioni del Sud Italia, era camuffato da olio lubrificante e risultava di pessima qualità, tanto da provocare gravi danni a diversi autoveicoli riforniti. 

Con la condanna è giunta anche la confisca di conti correnti bancari, di un deposito di prodotti energetici, di un distributore di carburanti e di alcune autovetture per l’equivalente del danno arrecato all’erario nazionale. 

Nel secondo procedimento penale, conclusosi in appello, sono state inflitte pene detentive per quasi cinque anni di reclusione ad un sodalizio criminale di natura famigliare che si era specializzato nella progettazione e realizzazione di cospicui caroselli fiscali transnazionali nel settore del commercio della birra. 

I traffici illeciti avevano permesso ai due imputati, padre e figlio, commercianti all’ingrosso, di conseguire, nell’arco di tre anni, un’evasione fiscale per 2,5 milioni di euro. 

Il carosello fiscale veniva alimentato artificiosamente utilizzando società puramente cartolari intestate a prestanome nullatenenti e movimentando autocarri che trasportavano 150 ettolitri di birra a viaggio e terminavano il loro viaggio in Austria, da dove poi venivano fatti rientrare in Italia attraverso il valico di Prato alla Drava. 

Il tutto con la complicità di un cittadino austriaco con base operativa a Lienz, nel Tirolo Orientale, la cui posizione è stata stralciata nell’ambito dell’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura della Repubblica. 

Gli importanti risultati conseguiti nel contrasto e repressione dell’evasione fiscale organizzata testimoniano l’attenzione quotidiana riservata dal personale ADM alle movimentazioni di prodotti sensibili, quali quelli assoggettati ad accisa, sull’asse viario del Brennero.


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