A Zagarolo disarticolato clan che trafficava cocaina. Arrestate 13 persone
Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno
dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP
presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica
di Roma Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone
(di cui 9 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), gravemente indiziate
dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti del tipo cocaina, spaccio di sostanze stupefacenti ed
autoriciclaggio, nel territorio di Zagarolo, nella località Valle
Martella e Montecompatri, a sud est della Capitale.
Le indagini,
condotte da settembre a dicembre 2021 dai Carabinieri del Nucleo
Operativo e Radiomobile di Frascati e dirette dalla Direzione
Distrettuale Antimafia di Roma, traggono origine da una serie di singoli
arresti, effettuati a Valle Martella, per spaccio e detenzione di
sostanze stupefacenti che hanno spinto gli inquirenti ad approfondire la
provenienza e la gestione dello stupefacente nell’area.
I
successivi approfondimenti investigativi, svolti tramite pedinamenti,
servizi di osservazione e attività tecniche, hanno consentito di
raccogliere elementi indiziari in ordine all’esistenza di
un’associazione diretta e gestita, quale capo promotore, da un ragazzo
di origine sinti di 21 anni, dedita allo spaccio di sostanze
stupefacenti del tipo cocaina. Il ragazzo si avvaleva della stretta
collaborazione della cognata, anche lei di origine sinti di 33 anni,
nonché di altri soggetti per la cessione a terzi. L’attività di spaccio
veniva svolta dalla tarda mattinata fino a tarda notte.
Le indagini
dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frascati, rese
difficoltose dal contesto territoriale e dall’impiego di “vedette” che
con il “passa parola” informavano della presenza di forze dell’ordine in
zona, hanno consentito di documentare l’organizzazione in turni dello
spaccio da parte dei sodali, a cui oltre allo “stipendio” era garantito
il pagamento delle spese legali in caso di arresto.
L’attività di
spaccio, pur avvenendo in diverse zone, si concentrava soprattutto in
due piazze di spaccio di Valle Martella e Zagarolo.
I due soggetti a
capo dell’associazione, inoltre, avevano reinvestito parte dei proventi
derivanti dall’attività illecita in una pizzeria, anch’essa sequestrata
preventivamente dai Carabinieri.
Si precisa che il procedimento
penale versa nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati
devono ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
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