Referendum sulla cittadinanza agli immigrati: raggiunte e superate le 500 mila firme - NOC Press

Referendum sulla cittadinanza agli immigrati: raggiunte e superate le 500 mila firme

 



Il Referendum Cittadinanza promosso da diverse componenti tra cui Riccardo Magi il segretario di Più Europa ha raggiunto e superato la quota mezzo milione di firme.

Si sono raggiunte 585.538 / 500.000 in un breve periodo iniziato il 6 settembre 2024.

Cosa propone il quesito oggetto del referendum?

«Volete voi abrogare l'art. 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole "adottato da cittadino italiano" e "successivamente alla adozione"; nonche' la lettera f), recante la seguente disposizione: "f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.", della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza"?».

Mentre l'attuale teso recita: 

La cittadinanza italiana può essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministro dell'interno:

a) ...omissis

b) allo straniero maggiorenne adottato da cittadino italiano che risiede legalmente nel territorio della Repubblica da almeno cinque anni successivamente alla adozione;

c) ... omissis

d) ... omissis

e) ... omissis

f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.


Per cui in sintesi la proposta è di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale ininterrotta in Italia richiesti per poter avanzare la domanda di cittadinanza italiana che, una volta ottenuta, sarebbe automaticamente trasmessa ai propri figli e alle proprie figlie minorenni.

Ai fini della concessione della cittadinanza, oltre alla residenza ininterrotta in Italia (che questo Referendum propone di ridurre a 5 anni) resterebbero invariati gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza, quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’idoneità professionale, l’ottemperanza agli obblighi tributari, l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica.

Secondo alcune stime, in Italia le persone in possesso di questi requisiti che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente (figli minori conviventi) dell’intervento proposto sono circa 2,5 milioni.

Che differenza c’è tra questa proposta e ius soli e ius scholae?

Lo ius soli riguarda solo chi nasce in Italia (circa 500mila persone all’anno), lo ius scholae solo chi completa un ciclo di studi di 5 anni (circa 135mila persone all’anno). 
La proposta di +Europa riguarda le persone che risiedono legalmente in Italia da almeno 5 anni e i rispettivi figli minori (circa 2,5 milioni di persone).

Le prossime tappe

A febbraio è previsto il vaglio della Corte Costituzionale sull'ammissibilità. Il possibile voto a primavera.

Come funziona nel resto d’Europa?

Il referendum cittadinanza allineerebbe l’Italia alla maggioranza delle normative europee. La Germania all’inizio del 2024 ha approvato una legge che coincide con le richieste di questo referendum e che ha stabilito il termine di 5 anni di residenza per l’ottenimento della cittadinanza.

Ulteriori informazioni sulla piattaforma https://referendumcittadinanza.it/ e sul sito del Ministero dell'Interno.

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