Giuseppe Conte alla Bethel di Foggia. Ai bisognosi carezze e aiuti, pugni alle armi, banche e ministri
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(foto APS Bethel Italia sez. di Foggia) |
Una serata all’insegna del volontariato, della collaborazione e della condivisione, quella trascorsa dal già Premier e attuale presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
In terra natia, nella sua Capitanata, ieri 27 dicembre 2024, Conte ha fatto visita ai volontari della APS Bethel Italia sezione di Foggia. Con loro ha preparato e poi servito ai più bisognosi un pasto caldo, ha trascorso diverse ore a parlare e sorridere, a raccontare aneddoti e ricordare le sue origini.
È stata l’occasione per rafforzare quel legame indissolubile con i conterranei, quel cordone ombelicale che mai ha reciso e sempre ricorda in ciò che fa.
Ha servito ai tavoli e ha mangiato dell’ottimo cibo, rigorosamente preparato, con il prezioso aiuto dei volontari della Bethel, con i semplici e genuini prodotti locali.
Accompagnato dai referenti locali del M5S, Rosa Barone e Mario Furore, è stata anche l’occasione per ritornare su alcuni temi che attanagliano il Paese Italia, senza tralasciar nulla.
Di seguito il suo pensiero scritto sulla sua pagina Facebook e condivisso sulla Bethel Italia.
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(foto APS Bethel Italia sez. di Foggia) |
Una carezza e un pugno
di Giuseppe Conte
«Ieri ho passato la serata con i volontari di Bethel e le persone in difficoltà che loro ogni giorno aiutano. Eravamo a Foggia: ma è così in tutta Italia. Esiste un Paese invisibile per Meloni e soci, come testimonia la Manovra approvata poco fa in Senato.
In un'Italia con il record di poveri assoluti, hanno bocciato tutte le nostre proposte contro il carovita: no agli aumenti da 100 euro al mese per le pensioni minime, no a un aumento di stipendio per chi guadagna meno di 9 euro l'ora, no all'aumento dell'assegno per chi è in cassa integrazione per il crollo industriale che va avanti da 21 mesi. Ci propongono 1 euro e 80 per i pensionati minimi, investimenti rispetto al Pil ai minimi per la sanità , tagli sanguinosi ai servizi offerti ai cittadini, briciole per i disagi dei pendolari mentre 15 miliardi volano verso progetti datati e pieni di falle per il Ponte sullo Stretto, tagli alle agevolazioni per i giovani che vogliono attivare un mutuo per la casa. Un bel pugno nello stomaco a chi non ce la fa ed è costretto a rinunciare a tanto, troppo.
Per loro e i loro protetti nessuna rinuncia. Anzi molte carezze: per l'industria delle armi che non avrà 1 euro di tasse sugli extraprofitti ma investimenti record in armamenti; alle banche che non avranno 1 euro di tassazione sui guadagni fuoriscala di questi anni; ai Ministri che avranno più fondi a disposizione per aumentare i loro stipendi.
Nei prossimi mesi dovremo aumentare l'impegno, l'azione e la partecipazione. Non solo nelle Aule istituzionali, ma soprattutto nei territori, in ogni angolo del Paese. Cari cittadini confrontiamoci, ma smettiamola di dire che siamo tutti uguali e che questo è l’unico modo di far politica, prendendo tutti in giro. Abbiamo il dovere di credere e lavorare per un Paese migliore».
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