Le forze dell'ordine chiudono 27 attacchi DDoS prima degli attacchi natalizi annuali - NOC Press

Le forze dell'ordine chiudono 27 attacchi DDoS prima degli attacchi natalizi annuali

 




Le forze dell'ordine di tutto il mondo hanno interrotto una tradizione festiva per i criminali informatici: lanciare attacchi Distributed Denial-of-Service (DDoS) per mettere offline i siti web. Come parte di una repressione internazionale in corso nota come PowerOFF, le autorità hanno sequestrato 27 delle piattaforme più popolari utilizzate per eseguire questi attacchi.

Conosciute come siti web "booter" e "stresser", queste piattaforme hanno consentito ai criminali informatici e agli hacktivisti di inondare gli obiettivi con traffico illegale, rendendo inaccessibili siti web e altri servizi basati sul web.

Questa operazione multiforme, coordinata da Europol e che ha coinvolto 15 paesi, ha preso di mira tutti i livelli di coloro che sono coinvolti in questo crimine. Tre amministratori dietro queste piattaforme illecite sono stati arrestati e sono state intraprese diverse azioni contro numerosi utenti di questi servizi.

La stagione delle feste è da tempo un periodo di punta per gli hacker che eseguono alcuni dei loro attacchi DDoS più destabilizzanti, causando gravi perdite finanziarie, danni alla reputazione e caos operativo per le loro vittime. 

Le motivazioni per lanciare tali attacchi variano, dal sabotaggio economico e guadagno finanziario a ragioni ideologiche, come dimostrato da collettivi di hacktivisti come Killnet o Anonymous Sudan.

Panoramica delle attività operative 

- Sono stati chiusi ventisette siti web di booter e stresser, tra cui zdstresser.net, orbitalstress.net e starkstresser.net.
- Tre amministratori arrestati in Francia e Germania.
- Oltre 300 utenti identificati per le attività operative pianificate.

Con il coinvolgimento di paesi situati alle estremità opposte del globo, Europol, sede della più grande rete mondiale di ufficiali di collegamento degli Stati membri dell'UE, ha svolto un ruolo fondamentale nel coordinamento degli sforzi internazionali.

Il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (EC3) di Europol ha facilitato riunioni operative e organizzato intensivi sprint tecnici di una settimana per sviluppare piste investigative in preparazione della fase finale dell'operazione.

Inoltre, Europol ha fornito supporto analitico, competenze in materia di cripto-tracciamento e assistenza forense alle indagini, facilitando al contempo lo scambio di informazioni attraverso la Joint Cybercrime Action Taskforce (J-CAT), che opera dalla sua sede centrale.

Una pubblicità al giorno per tenere a bada la criminalità informatica

In risposta a questa crescente minaccia, Operation PowerOFF non si concentra solo sullo smantellamento dell'infrastruttura che supporta questi attacchi, ma adotta anche misure proattive per prevenire ulteriori incidenti. La rete InterCOP ha svolto un ruolo importante nel consentire ai paesi di unirsi all'operazione PowerOFF.

Sulla base degli sforzi passati, le forze dell'ordine stanno lanciando una campagna pubblicitaria online volta a dissuadere gli individui dal dedicarsi a tali attività. La campagna evidenzia le conseguenze degli attacchi DDoS e prenderà di mira i potenziali trasgressori dove sono più attivi: online.

La campagna utilizzerà i seguenti canali:
Annunci di ricerca di Google : messaggi di deterrenza mirati mostrati ai giovani che cercano strumenti DDoS a pagamento su Google.
Pubblicità su YouTube : messaggi preventivi rivolti ai giovani che guardano i tutorial di YouTube sugli strumenti DDoS a pagamento.

Oltre a questi interventi digitali, per raggiungere gli utenti di servizi illegali verranno utilizzati altri metodi, come bussare e parlare, più di 250 lettere di avvertimento e più di 2.000 e-mail.

L'operazione PowerOFF dimostra uno sforzo coordinato in corso da parte delle forze dell'ordine per affrontare questa minaccia in modo completo, dallo smantellamento delle piattaforme illegali alla prevenzione di futuri attacchi attraverso l'istruzione e la deterrenza. L'operazione PowerOFF continua .

All'edizione di quest'anno di PowerOFF prendono parte le seguenti autorità: 
Australia : Polizia federale australiana (AFP)
Brasile : Polizia Federale (Polícia Federal)
Canada : Polizia reale canadese a cavallo (RCMP)
Finlandia : Polizia nazionale (Poliisi)
Francia : Polizia Nazionale (Police Nationale – OFAC), JUNALCO (Juridiction Nationale de Lutte contre la Criminalité Organisée)
Germania : Ufficio federale della polizia criminale (Bundeskriminalamt), Ufficio criminale statale dell'Assia (Hessisches Landeskriminalamt), Procura generale di Francoforte sul Meno – Centro per la criminalità informatica (Generalstaatsanwaltschaft Francoforte sul Meno – ZIT)
Giappone : Agenzia nazionale di polizia (NPA)
Lettonia : Polizia di Stato (Valsts policija)
Paesi Bassi : Polizia nazionale (Politie)
Polonia : Ufficio centrale per la criminalità informatica (Centralne Biuro Zwalczania Cyberprzestępczości)
Portogallo : Polizia giudiziaria (Polícia Judiciária), Polizia di pubblica sicurezza (Polícia de Segurança Pública)
Svezia : Autorità di polizia svedese (Polisen – SC3), Centro regionale per la criminalità informatica Regione occidentale (RC3)
Romania : Polizia rumena (Poliția Română)
Regno Unito : National Crime Agency (NCA)
USA : Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (US DOJ), Federal Bureau of Investigation (FBI), Homeland Security Investigations (HSI), Defense Criminal Investigative Service (DCIS)


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