Aumento delle accise in Italia: cosa cambia per automobilisti e investimenti nel trasporto pubblico - NOC Press

Aumento delle accise in Italia: cosa cambia per automobilisti e investimenti nel trasporto pubblico




Il governo italiano ha recentemente introdotto un piano per riallineare gradualmente le accise sulla benzina e sul gasolio, con l'obiettivo di raggiungere un'aliquota uniforme entro il 2030, come previsto dalle direttive europee. Attualmente, le accise sono fissate a 0,728 euro per litro per la benzina e 0,617 euro per litro per il gasolio. Con il piano, sono previsti aumenti annuali che potrebbero portare l'accisa sul gasolio a 0,673 euro per litro, allineandosi con quella della benzina.

L'incremento delle accise avrà un impatto sui consumatori, con un aumento stimato dei costi per gli automobilisti, che potrebbe tradursi in una spesa aggiuntiva di circa 245 milioni di euro se l'aumento è di 1 centesimo per litro, o fino a 490 milioni con un aumento di 2 centesimi. Tuttavia, i proventi derivanti dall'adeguamento delle accise saranno destinati a sostenere gli investimenti nel trasporto pubblico locale, come parte di un impegno a migliorare la mobilità urbana.

Questa decisione del governo risponde anche agli obblighi imposti dall'Unione Europea, evitando rischi di procedure d'infrazione per il disallineamento fiscale tra i carburanti. Nonostante le polemiche sollevate dalle opposizioni, che criticano l'aumento delle accise sul gasolio, la maggioranza difende la misura, ritenendola un passo necessario per perseguire il principio di giustizia fiscale, secondo cui chi inquina meno dovrebbe pagare di meno.

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