Dimensionamento scolastico: il pasticcio di provincia BAT e comune di Andria. A perderci i 70 bambini della scuola dell'infanzia "Carella".
Dimensionamento scolastico: il pasticcio di provincia BAT e comune di Andria. A perderci i 70 bambini della scuola dell'infanzia "Carella".
Lettera del Consiglio di Istituto dell’IC VERDI CAFARO alla Comunità scolastica
Non può che essere definito un pasticcio quanto è accaduto ad Andria per il dimensionamento scolastico.
La delibera della Regione Puglia del 30 dicembre scorso, infatti, ha scorporato dall’Istituto Comprensivo “Verdi-Cafaro” la scuola dell’infanzia distante pochi metri dalla scuola primaria ed intitolata a “Mauro Carella” per “annetterla” all’Istituto Comprensivo “Cotugno”, nato lo scorso anno per volere dell’Amministrazione Comunale di Andria nel quartiere “Maraldo” ma distante oltre un chilometro dal plesso.
Nel prossimo anno scolastico, dunque, i 70 bambini al momento presenti nell’istituto “Carella”, che storicamente negli anni ’60 è nato ed è stato costruito dall’allora direttore didattico Pasquale Massaro per svilupparsi assieme alla scuola primaria “Verdi”, si ritroveranno sotto un’altra organizzazione con evidenti ed importanti problemi per la continuità didattica fondamento alla base dell’idea degli istituti comprensivi.
La vicenda sembra aver sorpreso davvero tutti considerato che lo scorso anno il Comune di Andria aveva operato una profonda rivoluzione nelle scuole cittadine di primo grado e per quest’anno, nel corso di una riunione a Palazzo di Città il 1 ottobre, si era convenuto a larghissima maggioranza di non dar seguito a nessuna altra modifica.
L’amministrazione guidata da Giovanna Bruno, poi, ha scelto di non deliberare una proposta di piano ed allora è entrata in campo la Provincia BAT con il Presidente Lodispoto che, in modo del tutto irrituale, ha scelto di dare un parere favorevole al cambio di scuola dell’infanzia basandosi su di una delibera di consiglio di Istituto dell’I.C. “Cotugno” non considerando minimamente l’altra delibera del consiglio d’istituto dell’I.C. “Verdi- Cafaro” e neanche la volontà comune emersa, con regolare verbale, in quella riunione del 1 ottobre.
Provincia che storicamente dovrebbe occuparsi solo ed esclusivamente degli istituti di sua competenza e cioè il secondo ciclo. E invece... Tanti interrogativi si pone il Consiglio di Istituto.
Ci chiediamo: Perche? Perché?
Di qui si è aperta una banale battaglia istituzionale che, purtroppo, ha interessato anche la Regione con l’assessore all’istruzione Leo che, nonostante il parere non certo positivo dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha scelto di modificare questo istituto creando non pochi disagi e problemi.
Bambini, ancora una volta e come già accaduto nella rivoluzione dello scorso anno, trattati come semplici numeri da spostare a piacimento senza nessun criterio. Basti pensare che l’Istituto “Cotugno” nella prossima annualità avrà 17 sezioni di scuola dell’Infanzia.
Come dato di paragone l’I.C. “Oberdan-Vittorio Emanuele III” ne avrà due mentre la “Verdi-Cafaro” tre.
Con evidenti disparità e, soprattuto con evidenti problemi di continuità didattica, facendo fallire a monte l’idea di istituti comprensivi. Di tutto questo si parlerà in un consiglio d’istituto aperto alla cittadinanza all’interno della Scuola “Verdi” ad Andria martedì 28 gennaio con inizio alle ore 17:30.
Un Consiglio a cui sono stati invitati tutti i protagonisti di questa storia fatta solo di grande confusione e poca chiarezza.
Lettera amara del dirigente scolastico Grazia SURIANO
Quando si fa “a pezzi” una Comunità scolastica, si fa “a pezzi” la sua IDENTITA’, la sua STORIA.
Si vanificano sforzi e impegno condivisi; si ferisce il SENSO DI APPARTENENZA, si manca di RISPETTO alle “PERSONE”, si sfilacciano I LEGAMI tra le stesse.
Quando si toccano le Comunità scolastiche, bisogna “MANEGGIARE CON CURA”! Quando si toccano le comunità scolastiche ci vuole RISPETTO!
Quanto a noi, che siamo FIERI di essere la COMUNITA’ SCOLASTICA dell’IC VERDI CAFARO, possono rubarci tutto, ma MAI NESSUNO riuscirà a rubarci la DETERMINAZIONE, l’ENTUSIASMO, la CAPARBIETA’ di migliorarci per offrire ai nostri piccoli utenti e alle loro famiglie una scuola di QUALITA’.
Alle asettiche espressioni “razionalizzazione”, “equilibri numerici” usate da certi burocrati che si spacciano per educatori, seguendo l’ossimoro della pedagogia dei numeri, noi preferiamo caparbiamente la pedagogia che si occupa delle PERSONE.
Ai toni trionfalistici dei conquistatori dell’ultima ora alla ricerca di “numeri” e “annessioni”, noi preferiamo convintamente lo stile sobrio e il lavoro duro.
Perché il nostro sguardo e il nostro cuore è sempre rivolto a loro: ai nostri amatissimi bambini e ragazzi; sono il nostro primo pensiero che si affaccia all’alba di un nuovo giorno, l’ultimo che ci accompagna prima di addormentarci.
E adesso, anche noi diciamo ANDIAMO AVANTI!
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