La Monte Sant’Angelo segreta. “Io sono la mia Città. Misteri e leggende della montagna sacra.
a cura del prof. Giuseppe Piemontese e la sua ultima “fatica letteraria", ediz. BastogiLibri, Roma 2024, pp. 400, F.to a colori.
Io sono la mia Città, che è amore, anima, cultura, civiltà, sogno proibito ma incantevole, di essere parte di essa e della sua identità. Città che mi ha visto nascere e crescere nella perenne e instancabile sete di conoscerla e di svelare i suoi intimi segreti, storia millenaria di arte, culti, tradizioni, ma soprattutto storia e civiltà di popoli che hanno creato il loro essere nella natura sacra e profana dei luoghi del Gargano. Porto sicuro ma anche inquieto, per quel senso di smarrimento di fronte alla morte e quindi alla nostra esistenza. La mia città nasce da antichi misteri legati alla sua natura, alla sua storia, dove le civiltà e le culture del Gargano hanno avuto origine all’all’alba dell’uomo e del creato, con le loro testimonianze megalitiche, che si sono manifestate alle radici del loro essere in simbiosi con la pietra. Una città, quella di Monte Sant’Angelo, legata alla Terra ma nello stesso tempo al Sacro, Sacro di Natura, diventati mistero, terra di antichi insediamenti dell’uomo. Terra racchiusa fra due vallate, quella di Pulsano e quella di Carbonara, circondate dal mare che si protende verso il Golfo di Manfredonia e le sponde dell’antica Sipontum, dove troviamo la Pianura di Macchia e gli estesi orizzonti del Tavoliere di Puglia. Una terra che ha dato i natali e le origini all’antica civiltà della Daunia, e poi della Magna Grecia, tanto da caratterizzarsi attraverso la presenza della civiltà di Roma antica e poi della cultura bizantina, in lotta e in competizione con i Longobardi, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi, i Borboni: terra dalle molte culture e tradizioni, che affondano e danno origini alla civiltà mediterranea, che ha fatto da ponte e da ricettacolo con la diffusione delle culture provenienti dall’Oriente bizantino verso l’Occidente latino. Terra di mezzo, quella pugliese, dove le diverse civiltà e culture dei Dauni, dei Peuceti, dei Messapi, hanno determinato la nascita della civiltà romana, senza mai dimenticare il cordone ombelicale con la Magna Grecia. Una città, quella di Monte Sant’Angelo, legata alla Montagna Sacra del monte Drion, dai mille volti e culti, dove la storia ha caratterizzato il suo essere Sacro di Natura, creando così la sua dimensione urbana attraverso i mille rivoli della sua architettura senza regole e senza orizzonti, tanto da creare una perfetta simbiosi fra uomo e natura, fra il sacro e il suo mistero, legati al mare e quindi all’ignoto. Una città che ha sempre unita e mai divisa, gente venuta da lontano a trovare ospitalità e ristoro, come il viandante in cerca di pace e di tranquillità. Qui, nella nostra città, l’Homo viator trova la sua meta e la sua destinazione finale. Una città accogliente, dove il Sacro si unisce alla bellezza dell’arte e al desiderio di perdersi nella Natura. Una città, che attraverso il Sacro, va alla ricerca della bellezza e dall’arte di cui sono testimoni i suoi monumenti, le sue chiese, le sue tradizioni popolari, i suoi canti, la sua cultura gastronomica, dolce e salata, con un prelibato pane dalla qualità unica e irripetibile, di cui è tutt’ora patrimonio dei nostri artigiani, fra cui Donato Taronna. Una città dove la Natura ha manifestato il suo essere perfetto con la bontà della sua cultura popolare, intrisa di arte e di bellezza legata alla Madre Terra. Del resto solo qui a Monte Sant’Angelo la Natura ha determinato e manifestato la presenza del Sacro, che in tanti secoli l’homo preregrinus l’ha trovato nella grotta di San Michele. Una città dove il Sacro ha determinato la sua nascita e la sua identità, attraverso l’evolversi del tempo, ma soprattutto attraverso la presenza millenaria di popoli provenienti da ogni parte del mondo. In questo senso il Sacro, che si manifesta nella grotta micaelica, è elemento di vita e di ricerca dell’eternità e, quindi, della perfezione, verso cui l’uomo tende di avvicinarsi e di far suo. Un Monte Sacro di Natura, fra Cielo e Terra, fra mare e monti, dove l’Arcangelo Michele si è degnato di apparire e di eleggere come sua dimora.
Da questo grande amore per la mia città è scaturita la necessità di scrivere e pubblicare il mio ultimo libro che ho intitolato Misteri e Leggende della Montagna Sacra. Monte Sant’Angelo Segreta, Editore BastogiLibri, Roma 2024, pp. 400, con Foto a colori. Un libro dove i misteri e le leggende, legati alla Montagna Sacra o Montagna dell’Angelo, diventano elementi di conoscenza e di amore verso quegli aspetti che sembrano minori, ma che sono fondamentali per conoscere veramente l’etnos e la storia di una città o montagna che ha avuto la sua sacralità già in epoca preistorica, sia per la presenza di megaliti come i Menhir e i Dolmen di Valle di Pulsano, scoperti dall'Arch. Raffaele Renzulli, sia per la presenza di vari miti e culti legati alla civiltà della Magna Grecia, fra cui il mito di Dauno, il culto di Diomede, i culti di Calcante e Podalirio e infine il mito di Gargano, da cui nasce e si sviluppa il culto di San Michele in tutta Europa. Nel libro la storia diventa mito e misteri di diverse culture e civiltà, attraverso la presenza di numerosi popoli che elessero a loro dimora la Montagna Sacra. Popoli legati al culto della pietra, al culto del Sole, al culto delle acque, al culto degli antenati e, quindi, dei propri progenitori, ai vari riti legati alla propria storia antica, fra cui il rito di ritorno delle stele daunie, che oggi sono presenti in vari musei garganici, fra cui quello di Manfredonia, di Mattinata, di Vieste; la nascita del culto micaelico con il mistero delle Apparitiones e, quindi, lo sviluppo e la nascita della leggenda garganica e delle numerose compagnie di pellegrini che ogni anno salgono la Montagna Sacra per devozione e per trovare conforto lungo i grandi itinerari della fede. E ancora i significati simbolici dei graffiti, che troviamo numerosi lungo le pareti del nostro santuario, specie sulle pareti della scala santa e nelle cripte longobarde altomedievali; il mistero della Linea Sacra di San Michele, che divide l’Europa in due parti e che ha fatto nascere lungo la sua linea diversi santuari dedicati a San Michele, fra cui in Irlanda Skelling Michael, in Gran Bretagna St. Michael’s Mount, in Francia Mont Saint-Michel (Francia), in Italia, Piemonte, la Sacra di San Michele, in Puglia il Santuario di San Michele in Monte Sant’Angelo, in Grecia il Monastero di San Michele e in Israele il Monastero di Monte Carmelo. Inoltre la nascita e lo sviluppo di numerose chiese rupestri dedicate all’Arcangelo Michele, sia in Puglia che in tutta Europa. Una geografia di insediamenti sacri che costituiscono nel nostro libro quell’aspetto della Città di Monte Sant’Angelo Segreta e di cui diamo conto attraverso la descrizione minuta degli insediamenti rupestri in terra garganica. Inoltre il fascino misterioso e sacro degli eremi di Pulsano, che si affacciano, attraverso gli insediamenti eremitici, sull’ampio Golfo di Manfredonia. La simbologia dei rosoni pugliesi, con i lori misteri legati al paganesimo e nello stesso tempo alle origini del cristianesimo. Per poi interessarci dei vari personaggi che hanno determinato la storia e il fascino della Montagna Sacra, fra cui la figura della Regina longobarda Ansa, l’incontro di Melo da Bari con i Normanni proprio nell’atrio del Santuario di San Michele, dal cui incontro nascerà poi la dominazione normanna nell’Italia meridionale e, quindi, le origini dell’Honor Montis Sancti Angeli, che si svilupperà, poi, attraverso la presenza e la dominazione sul Gargano degli Svevi, degli Angioini, degli Aragonesi. Fra i tanti misteri e leggende, inoltre, dobbiamo citare i tanti misteri legati al nostro castello, che nasce come fortezza già nel IX secolo, per poi svilupparsi, attraverso le varie dominazioni, dai Normanni fino agli Aragonesi. Un maniero pieno di misteri e leggende fra cui spicca innanzitutto la leggenda di Bianca Lancia e di Federico II, il cui amore nasce proprio a Monte Sant’Angelo, di cui il nostro castello ne diventa il simbolo, non solo del loro amore, ma anche del mistero della morte di Bianca Lancia, che si suicida in mancanza della presenza di Federico II sempre lontano da Bianca Lancia, madre dei suoi due figli Manfredi ed Enzo. E ancora la morte misteriosa della Regina Giovanna, il cui sarcofago oggi lo possiamo vedere nella Chiesa di San Francesco in Monte Sant’Angelo. Per non parlare poi della città di Monte Sant’Angelo al tempo dei Crociati e, quindi, della presenza dei Templari, della nascita dei Coronati di San Michele, delle “domus hospitalis” legate alla presenza di vari ordini monastico-cavallereschi, fra cui i Benedettini, i Francescani, i Carmelitani, ecc. Per poi giungere, in età moderna e, quindi, al tempo della peste del 1656, con l’apparizione di San Michele all’Arcidiacono Alfonso Puccinelli e alle sacre pietre della Grotta quale rimedio contro la peste. Per poi parlare e descrivere la Rivoluzione giacobina del 1799, a cui è legato uno dei più gravi saccheggi perpetrato al nostro Santuario da parte dei Francesi. Cosi come importante e a volte cruento è stato il fenomeno del brigantaggio, che ha interessato quasi tutto il Gargano, con vari episodi di violenza e di crudeltà da parte dei componenti dei briganti fra cui la figura del Principe Luigi. Per finire, poi, alla descrizione dei vari personaggi, importanti da un punto di vista socio-economico, oltre che istituzionale, come la famiglia dei Gambadoro, grandi proprietari terrieri, ma anche figure di spicco nel capo politico e istituzionale della città micaelica e del Gargano. Quindi, un mondo complesso e alquanto variegato, dove la vita cittadina e sociale veniva condizionata e a volte determinata da eventi storici legati alle varie dominazioni, ma soprattutto da vari personaggi del luogo che determinavano la vita e la morte della gente, nonché la nascita e lo sviluppo di determinate strutture architettoniche e artistiche, come l’obelisco di Piazza Cappelletti, la nascita di numerose chiese, fra cui l’ex Convento dei Cappuccini, la Chiesa della Trinità, con le suore delle Clarisse, la scalinata della Torre dei Giganti, che era un tempo parte integrante delle antiche mura, e così via. Tutto questo forma il contenuto del mio libro: Misteri e Leggende della Montagna Sacra. Monte Sant’Angelo Segreta. Una città nata dalla pietra, dove il Sacro ha determinato il passaggio dall’Homo naturalis all’Homo sapiens.
INDICE
INTRODUZIONE
LA MONTAGNA SACRA
Il Megalitismo
I Dolmen e i Menhir di Valle Pulsano.
Il rito di ritorno delle stele daunie.
Le compagnie e il rito delle pietre.
I significati simbolici dei graffiti.
L’immagine di San Michele nella statuaria occidentale.
I Sammicalére.
La Linea Sacra di San Michele
Monte Sant’Angelo segreta.
Chiese e insediamenti rupestri.
Gli eremi di Pulsano.
La simbologia dei rosoni pugliesi.
Ansa la Regina longobarda .
L’incontro di Melo da Bari con i Normanni
Bianca Lancia e i misteri del castello
La morte misteriosa della Regina Giovanna
Maraldo e Marando
Monte Sant’Angelo al tempo dei Crociati
I Templari
I Coronati di San Michele
Le origini dell’Honor Montis Sancti Angeli: dai Normanni agli Aragonesi.
Le “domus hospitalis” degli ordini monastico-cavallereschi.
Gli Ordini monastici in Monte Sant’Angelo e la loro soppressione nel decennio francese (1806-1816)
La peste del 1656 e le sacre pietre della grotta di San Michele
La Rivoluzione giacobina del 1799
Il Brigantaggio: Il Principe Luigi
I Gambadoro
Da Caravaggio a José De Ribera
L’Archivio del Santuario di San Michele e la Platea della Celeste Basilica
L’obelisco di Piazza Cappelletti
Le campane di San Michele
Gli ultimi ritrovamenti presso l’ex Convento dei Cappuccini
La scalinata della Torre dei Giganti parte integrante delle antiche mura
La Cappella rotonda del vecchio Cimitero di Monte Sant’Angelo
L’orologio della Chiesa di San Giuseppe
BIBLIOGRAFIA
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