Operazione contro false badanti in Italia: 19 arresti e 17 denunce per documenti contraffatti
Un'importante operazione condotta dalla Polizia di Stato, sotto la guida della Procura della Repubblica di Udine, ha portato all'arresto di 19 donne di origine georgiana e alla denuncia di altre 17 persone. L'accusa principale riguarda la falsificazione e il possesso di documenti d'identità non autentici. Le indagini hanno coinvolto diverse province italiane, tra cui Udine, Pordenone, Bolzano, Venezia, Firenze, Torino e Prato, con l'esecuzione di 52 perquisizioni.
Le donne coinvolte utilizzavano documenti falsi, prevalentemente di paesi dell'Unione Europea come Slovacchia, Polonia e Lituania, per ottenere codici fiscali comunitari e accedere al mercato del lavoro, principalmente nel settore dell'assistenza domiciliare. Questo stratagemma permetteva loro di eludere le normative italiane sull'immigrazione e beneficiare di vantaggi fiscali e sanitari riservati ai cittadini dell'UE.
Durante l'operazione, sono stati sequestrati 36 documenti falsi insieme ai relativi codici fiscali. Le indagini hanno rivelato l'esistenza di una rete ben organizzata, presumibilmente operante all'estero, capace di produrre e distribuire documenti contraffatti dietro compenso di circa 600 euro.
Tra gli arrestati figura anche un cittadino georgiano ricercato per un furto commesso nel 2018. Le autorità stanno valutando l'espulsione delle persone denunciate, qualora risulti l'assenza di requisiti per il soggiorno regolare in Italia.
L'indagine è tuttora in corso per individuare ulteriori responsabili e verificare eventuali legami con altre organizzazioni criminali che potrebbero adottare metodi simili.
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