Termina a Roma la latitanza del "Lupin" di Foggia, preso Olinto Bonalumi - NOC Press

Termina a Roma la latitanza del "Lupin" di Foggia, preso Olinto Bonalumi

Foto ANSA

Dal 2022 era stato inserito nell'elenco dei ricercati pericolosi del ministero dell'Interno


La polizia ha arrestato a Roma il 66enne Olinto Bonalumi, dal 2022 nell'elenco dei latitanti pericolosi e collegato - secondo quanto accertato dalle indagini - alle organizzazioni mafiose della cosiddetta Società foggiana. 

La sua abilità nei furti milionari lo ha portato a essere soprannominato il Lupin di Foggia. Ma la lunga latitanza di Olinto Bonalumi, 64 anni, è finita ieri pomeriggio a Roma. L’uomo, uccel di bosco dal 2021, e inserito dal 2022 nell’elenco dei ricercati più pericolosi del ministero dell’Interno, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Corte di Appello di Ancona: deve scontare una pena di 13 anni, 4 mesi e 11 giorni per il furto da 5 milioni e 350mila euro al caveau della «NP service» di Foggia (maggio 2009), l’assalto al portavalori da 3 miliardi di lire del novembre ‘95 sull’autostrada A14 vicino Porto Sant’Elpidio e il progetto di furto da 200 milioni nel caveau della Banca d’Italia di Ancona, sventato a ottobre 2011.

Bonalumi deve scontare oltre 13 di anni carcere per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni, furto e rapina. L'uomo, latitante dal 2021, ha commesso in passato reati contro il patrimonio tra cui diversi furti nei caveau di istituti di vigilanza.

L'arresto è stato eseguito nel tardo pomeriggio del 6 gennaio all'esito di indagini coordinate dalla Procura distrettuale di Bari, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la corte di appello di Ancona. Il 66enne è stato individuato e bloccato a Roma in viale Europa dagli uomini della Sisco di Bari e della Squadra mobile di Foggia, con il supporto operativo dello Sco e della Sisco della Squadra mobile di Roma.

Piantedosi: "L'arresto di Bonalumi segnale forte e chiaro"

"I risultati ottenuti dimostrano l'efficacia del lavoro e dell'impegno paziente ed incessante di chi opera per garantire la sicurezza del nostro Paese. È un segnale forte e chiaro: lo Stato è presente dovunque ci sia da combattere criminalità ed illegalità". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che si è complimentato con il capo della polizia, Vittorio Pisani, per l'arresto a Roma di Olinto Bonalumi. "A tutte le donne e gli uomini delle forze dell'ordine - aggiunge Piantedosi - va il mio ringraziamento per la professionalità e il senso del dovere dimostrati".

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