Deliceto "arde" con i Falò di San Mattia. Una principessa come madrina
Per la XXXIII edizione dei Falò di San Mattia, Deliceto ha scelto
come ospite e madrina della manifestazione la principessa Amelia Izzo
D'Aragona. Durante l'evento la comunità di Deliceto ospiterà una folta
delegazione di Rignano Garganico.
Giunge quest’anno alla
trentatreesima edizione la manifestazione dei Falò di S. Mattia, evento
che affonda le sue radici in arcaici riti del passato. Sin da tempo
immemorabile l’uomo celebra il fuoco, la luce che rischiara e riscalda
le tenebre invernali. Con questa manifestazione Deliceto unisce il
profano di un antico rito pagano alla sacralità della figura di S.
Mattia apostolo.
"Punto focale" è alle ore 19:00, con la benedizione e inizio accensione dei
falò, a seguire, nei vari rioni, degustazione prodotti gastronomici,
animazione, tanta musica e premiazione falò più belli.
Il
culto per S. Mattia, a Deliceto, affonda le sue radici molto indietro
nel tempo e può essere fatto risalire all’epoca della dominazione
normanna. Il Santo era invocato dal popolo per la protezione dagli
attacchi saraceni.
A testimonianza della devozione del paese è
ancora oggi possibile ammirare all’interno della Chiesa del SS.
Salvatore un reliquiario in forma di statua di S. Mattia e un dipinto
intitolato “Martirio di san Mattia apostolo” situato su un altare di
marmo bianco nel transetto di sinistra della chiesa.
Poiché tanto
grande era l’attaccamento per l’apostolo, esso fu eletto patrono del
paese. E da allora Deliceto celebra in suo onore solenni festeggiamenti
ogni 24 di febbraio.
Nei giorni che precedono questa data il
paese si mobilita per la preparazione dell’evento e grandi mucchi di
legna vengono preparati in vari angoli del paese.
Al tramontare
del sole del 24, quando il buio cala sul paese, le strade iniziano a
illuminarsi fiocamente di piccole luci che crescono gradualmente fino a
rivelare enormi cataste di legna ardente: sono i falò, i magnifici fiori
di fuoco.
La tradizione risale appunto all’epoca delle
incursioni saracene quando i cittadini, per ringraziare il santo dello
scampato pericolo, accendevano enormi falò nei vari rioni del paese e
festeggiamenti pagani si intrecciavano alla sentita celebrazione
religiosa.
Ancora oggi, passeggiando per le strade, per i rustici
vicoli, mentre risuonano musiche del passato, riemerge, sempre attuale
lo spirito di allora.
Nel buio della sera i suggestivi giochi di
luci e ombre riportano il paese a tempi lontani mentre nell’aria si
diffondono odori che sanno di antico, che evocano sapori di una
tradizione sempre viva e mai dimenticata. E il tempo sembra essersi
fermato.
L’impegno perché l’essenza di questa manifestazione non
vada persa è costantemente sentito dal paese e anche quest’anno, come
negli anni passati, la Pro-Loco di Deliceto è attivamente impegnata,
assieme al Comune, in questo senso.
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