L’amore impossibile di una 72enne per un prete sfocia in stalking: ora è a processo
GENOVA – Un’ossessione nata tra i banchi della chiesa, trasformata in una spirale di telefonate, messaggi e appostamenti. È la storia di una donna di 72 anni, finita a processo con l’accusa di stalking nei confronti di un sacerdote della sua parrocchia.
Tutto è iniziato con un’infatuazione, forse alimentata dalla solitudine o dalla ricerca di un affetto sincero. La donna, una parrocchiana assidua, ha iniziato a provare un sentimento sempre più forte per il religioso, fino a convincersi che tra loro potesse esserci qualcosa di più di un semplice rapporto spirituale.
Quella che poteva sembrare una simpatia innocua si è trasformata però in un’ossessione. La 72enne ha iniziato a perseguitare il sacerdote con chiamate continue, lettere, messaggi insistenti e persino appostamenti nei pressi della chiesa e della sua abitazione. Il prete, inizialmente comprensivo e desideroso di non ferire i sentimenti della donna, ha provato a mantenere le distanze con tatto. Tuttavia, la situazione è presto diventata insostenibile.
Di fronte all'escalation degli atteggiamenti ossessivi, il sacerdote non ha avuto altra scelta che rivolgersi alle autorità. La denuncia ha portato all'apertura di un’inchiesta e ora la donna è ufficialmente imputata per atti persecutori.
La vicenda ha scosso la comunità parrocchiale, incredula di fronte a quanto accaduto. L’anziana rischia ora una condanna per stalking, reato punibile con pene che possono arrivare fino a quattro anni di reclusione. I suoi legali hanno chiesto una perizia psichiatrica per valutare il suo stato di salute mentale e determinare se vi siano fragilità emotive alla base del suo comportamento.
Nel frattempo, il sacerdote ha ottenuto un’ordinanza restrittiva che impone alla donna di non avvicinarsi a lui né alla parrocchia.
Una storia che lascia aperte molte riflessioni, tra le fragilità dell’animo umano e i confini sottili tra affetto e ossessione.
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