Sanremo 2025: la seconda serata tra sorprese e conferme - NOC Press

Sanremo 2025: la seconda serata tra sorprese e conferme




La seconda serata del Festival di Sanremo 2025, condotta da Carlo Conti, ha portato una ventata di novità con l’esibizione di 15 dei 29 Big in gara. Mentre tutte le canzoni sono state eseguite dal vivo, alcuni brani hanno visto un miglioramento rispetto alla prima serata, altri invece hanno deluso. Tra i più interessanti: Achille Lauro, i Kolors e Rose Villain, mentre Simone Cristicchi ha visto un leggero calo, pur mantenendo la sua carica emotiva. Giorgia e Lucio Corsi si sono distinti per una performance ancora più intensa.

Rocco Hunt - "Mille volte ancora"
Nonostante il coinvolgimento del pubblico, con le mani che battono a ritmo, il mix di rap e neomelodico di Rocco Hunt lascia un'impressione di déjà vu. 5,5

Elodie - "Dimenticarsi alle 7"
Sul palco, Elodie dimostra di avere una presenza magnetica e la sua performance appare ancora più sicura rispetto alla prima serata. La domanda rimane: cosa manca per far esplodere questa canzone? 6,5

Lucio Corsi - "Volevo essere un duro"
Il cantautore toscano, privato del look glam, fa brillare questa canzone, apparentemente semplice ma capace di distinguersi per il suo approccio disincantato. 8

The Kolors - "Tu con chi fai l'amore"
Tra citazioni musicali e una carica ritmica che invita a ballare, questo brano cresce di ascolto in ascolto, trovando un buon equilibrio sonoro. 6,5

Serena Brancale - "Anema e core"
Un pezzo che mescola elementi di Tullio De Piscopo e Alexandra Stan, ma privo della leggerezza del primo e della raffinatezza della seconda. 5

Fedez - "Battito"
Fedez, dopo aver superato la tensione della prima serata, esegue un'interpretazione più matura e convincente. Nonostante la sua fama legata al gossip, musicalmente riesce a sorprendere positivamente. 7

Francesca Michielin - "Fango in paradiso"
Una canzone importante per Francesca Michielin, ma che fatica a decollare, con un testo interessante ma un arrangiamento che non riesce a dare giustizia alla forza della scrittura. 5,5

Simone Cristicchi - "Quando sarai piccola"
Il brano, che racconta la cura di una madre malata di Alzheimer, arriva dritto al cuore, ma la musica non riesce a stare al passo con la profondità emotiva del testo. 7

Marcella Bella - "Pelle diamante"
Con la sua esperienza, Marcella Bella si cimenta con un brano dalle sonorità moderne, risultando credibile e ben inserita nel contesto del festival. 6+

Bresh - "La tana del granchio"
Il brano parte con buone premesse, ma si perde in un ritornello che non sorprende per originalità, puntando su una melodia troppo sicura. 6-

Achille Lauro - "Incoscienti giovani"
Un pezzo che avvolge l’ascoltatore con la sua intensità, proprio come gli outfit stravaganti di Lauro. Nonostante alcune similitudini con altri brani, il pezzo colpisce per la sua unicità. 6,5

Giorgia - "La cura per me"
Un brano che sarebbe stato un successo in un’altra era musicale, ma che mantiene intatto il suo fascino grazie a un'interpretazione senza pari da parte di Giorgia. Un vero capolavoro. 8

Rkomi - "Il ritmo delle cose"
La canzone guadagnerebbe molto se si potesse saltare direttamente al ritornello, evitando una strofa che non riesce a brillare quanto la parte finale. 5,5

Rose Villain - "Fuorilegge"
Il brano perde un po’ di forza dal vivo rispetto alla versione in studio, dove gli arrangiamenti elettronici creano un’atmosfera unica. Tuttavia, cresce col secondo ascolto, rivelandosi più definito. 7-

Willie Peyote - "Grazie ma no grazie"
Un pezzo che si distingue per il suo testo incisivo, che affronta temi sociali e contemporanei, ma anche per un arrangiamento raffinato e originale. 7

Con un mix di sorprese e conferme, questa serata ha confermato il talento di molti artisti in gara, ma ha anche messo in luce la difficoltà di alcuni di emergere in un contesto tanto competitivo.

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