Tim prevede di distribuire 1,45 miliardi di euro agli azionisti entro il 2027 nel nuovo piano strategico
Nel piano strategico che si estende fino al 2027, il gruppo Tim ha in programma un aumento annuo dei ricavi pari al 3% in media. L'azienda si prefigge di tornare a distribuire guadagni ai suoi azionisti e prevede di restituire 1,45 miliardi di euro nei prossimi tre anni. «Nel 2026, la compagnia prevede di attribuire circa il 50% del ricavato dalla vendita di Sparkle ai propri azionisti, pari a circa 350 milioni di euro», e «per i periodi 2026 e 2027, l’obiettivo è distribuire circa il 70% dell'Equity Free Cash Flow After Lease generato, escludendo i dividendi per le minoranze di TIM Brasil. La remunerazione è stimata essere di circa 500 milioni di euro nel 2027 e di 600 milioni nel 2028». La distribuzione sarà soggetta alla disponibilità delle riserve distribuibili e all'approvazione delle autorità competenti all'interno dell’azienda.
Il consiglio di amministrazione di Tim, che ha approvato i conti del 2024 con ricavi in crescita del 3,1% e un aumento dell’EBITDA dell'8,3%, ha anche rivisitato il piano strategico per il periodo 2025-2027, presentato dal CEO Pietro Labriola. "Il 2024 è stato un anno di forte trasformazione per il nostro gruppo, caratterizzato dalla conclusione della cessione di NetCo e dal consolidamento della nostra posizione nei mercati principali. Per il terzo anno consecutivo, abbiamo centrato tutti gli obiettivi prefissati, rendendo l'azienda più solida e focalizzata. Oggi completiamo l’ultima fase del piano avviato nel 2022, con l'approvazione della vendita di Sparkle al Mef e a Retelit. Con i proventi di questa transazione, prevediamo di iniziare a restituire valore agli azionisti dal 2026, con una distribuzione pari al 70% della cassa generata nei due anni successivi", ha dichiarato Labriola.
Il piano prevede che i ricavi crescano mediamente del 3% annuo (CAGR 2024-2027), partendo da 13,7 miliardi di euro nel 2024, e che l'EBITDA after lease aumenti tra il 6% e il 7% annuo nello stesso periodo. Inoltre, l'azienda prevede di ridurre il proprio indebitamento, con un rapporto debito netto after lease/EBITDA after lease sotto 1,9x nel 2025, con una prospettiva di indebitamento ulteriormente ridotto a 1,1x nel biennio 2026-2027.
Nel 2024, Tim ha chiuso con ricavi totali di 14,5 miliardi di euro, con un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente, di cui l’1,5% riguarda il mercato domestico (pari a 10,2 miliardi) e il 6,8% il Brasile (pari a 4,4 miliardi). I ricavi da servizi sono aumentati del 3,4%, raggiungendo i 13,5 miliardi di euro. L’EBITDA è salito dell’8,3%, con un aumento proporzionale sia in Italia che in Brasile. L’EBITDA after lease ha registrato un incremento del 10,1%, portandosi a 3,7 miliardi di euro.
Il debito netto rettificato after lease al 31 dicembre è sceso sotto i 7,3 miliardi di euro, segnando una riduzione di 800 milioni rispetto al periodo immediatamente successivo alla cessione di NetCo, grazie alla generazione di cassa e alla vendita di Inwit. Il gruppo ha così raggiunto l’obiettivo di ridurre il debito, mantenendo un margine di liquidità che garantisce la copertura delle scadenze finanziarie fino al 2029.
Con questo piano, Tim si prepara a rafforzare ulteriormente la propria posizione di leader nei settori di 5G, Cloud, IoT e intelligenza artificiale, con un investimento complessivo di circa 6 miliardi di euro in tecnologia e innovazione.
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