Truffa milionaria sfruttando il nome del ministro Crosetto: indagati due cittadini camerunesi
Si spacciavano per emissari del ministro della Difesa e chiedevano ingenti somme di denaro a professionisti e imprenditori italiani. La scusa? La necessità di pagare riscatti per liberare giornalisti rapiti in Medio Oriente. Una storia drammatica che, se fosse stata vera, avrebbe toccato le corde dell’emotività di chiunque. Ma dietro la messinscena non c’era alcun giornalista in pericolo, solo un piano ben orchestrato per frodare persone facoltose.
L’indagine ha portato all’identificazione di due cittadini camerunesi, ora principali sospettati della truffa. Sfruttando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto, i malviventi hanno costruito una fitta rete di inganni per convincere le loro vittime a versare ingenti somme di denaro. Tra le persone raggirate c’è anche Massimo Moratti, noto imprenditore, l'ex presidente dell'Inter, ha versato circa 980.000 euro, somma che è stata successivamente individuata e bloccata su un conto olandese utilizzato dai truffatori.
Grazie al tempestivo intervento della magistratura, i conti sospetti sono stati bloccati, evitando ulteriori perdite economiche. L’inchiesta prosegue per identificare eventuali complici e far luce su tutti i dettagli della truffa. Nel frattempo, il caso solleva interrogativi sulla sicurezza dei sistemi finanziari internazionali e sulla facilità con cui i truffatori possono sfruttare nomi di alto profilo per i loro inganni.
Un monito per tutti: anche le storie più drammatiche e toccanti potrebbero nascondere un raggiro ben congegnato.
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