L'UE definisce i 5 principi per la pace in Ucraina: ecco le linee guida adottate al vertice straordinario
Il recente vertice straordinario dell’Unione Europea ha visto l’incontro dei 27 capi di Stato e di governo con l’obiettivo di definire le linee guida per il futuro della difesa comune e la pace in Ucraina. Durante l'incontro, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato il via libera al piano "ReArm", una proposta strategica che mira a rafforzare la sicurezza del continente, con il coinvolgimento attivo degli Stati membri.
In compagnia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del presidente del Consiglio italiano Antonio Costa, von der Leyen ha evidenziato la necessità di rispondere con determinazione alle minacce crescenti, affermando che l’Europa non può rimanere indifferente di fronte ai rischi per la sua stabilità . La presidente della Commissione ha sottolineato l’importanza di rafforzare la capacità di difesa dell’Unione, affinché l’Europa possa proteggersi e proteggere i suoi valori.
Cinque Principi per una Pace Giusta
Nella dichiarazione conclusiva, approvata da tutti i partecipanti tranne che dal premier ungherese Viktor Orban, sono stati delineati cinque principi cardine per arrivare a una pace giusta in Ucraina. Questi principi si fondano su valori di indipendenza, integrità territoriale e sovranità , aspetti che l'UE considera imprescindibili nel percorso di pacificazione. In particolare, i leader europei hanno ribadito che non possono esserci trattative sulla pace senza il coinvolgimento diretto dell’Ucraina e che nessuna decisione relativa alla sicurezza europea può essere presa senza la partecipazione dei paesi dell'Unione.
Un altro principio fondamentale riguarda la cessazione delle ostilità : ogni possibile tregua o cessate il fuoco, infatti, dovrà far parte di un processo complesso, con l’obiettivo di giungere a un accordo di pace globale. L'accordo dovrà essere sorretto da garanzie di sicurezza credibili, che possano dissuadere future aggressioni da parte della Russia, così da assicurare una pace duratura.
Verso una Coalizione dei Volenterosi
Un punto focale delle discussioni è stato il rafforzamento dell’Ucraina, con la previsione di nuovi aiuti militari da parte dell’Unione Europea. L’impegno economico è significativo, con almeno 30 miliardi di euro previsti per il 2025. Inoltre, è emersa l’idea di una “coalizione dei volenterosi”, che permetterebbe ai Paesi che desiderano dare un contributo maggiore alla difesa dell’Ucraina di farlo senza essere ostacolati da singoli Stati membri, come nel caso dell’Ungheria.
Viktor Orban ha infatti contestato l'inclusione di principi che potessero avvantaggiare l’Ucraina, esprimendo la sua disapprovazione verso l'approvazione della dichiarazione. In risposta, gli altri 26 Stati membri hanno firmato una dichiarazione separata, una mossa che ha evidenziato la frattura interna all’UE, ma che non ha pregiudicato il cammino del piano difensivo comune.
Strategie per Coinvolgere gli Stati Uniti
Al di fuori dell'Europa, gli Stati Uniti sono un attore cruciale nella vicenda ucraina. Per questo, i leader europei hanno discusso la possibilità di coinvolgere Washington in futuro, cercando di ottenere il supporto per le iniziative di difesa. Sebbene l'idea di una condivisione dello scudo nucleare francese sia stata sollevata, la maggior parte dei capi di Stato ha ribadito l’importanza di rimanere sotto l'ombrello della NATO, con il supporto degli Stati Uniti.
ReArm Europe e la Sfida del Bilancio
Un altro punto centrale del vertice è stato il piano "ReArm Europe", che prevede un investimento significativo per rafforzare le capacità di difesa dell’Unione. L'uso dei fondi di coesione non spesi, che ammontano a circa 350 miliardi di euro, è stato uno dei temi discussi, con l’intenzione di destinare questi fondi per sostenere la difesa senza compromettere la sostenibilità del debito pubblico. Inoltre, l’UE sta esplorando l'opportunità di utilizzare strumenti comuni di investimento, come gli eurobond, per finanziarie ulteriori misure di sicurezza.
Un’Unione più Forte e Preparata
Questo vertice ha rappresentato un passo fondamentale verso una difesa comune europea più solida e coordinata. Sebbene le differenze interne non siano state completamente superate, l’Unione Europea ha dato un segnale forte di unità , soprattutto in relazione al sostegno incondizionato all’Ucraina e alla determinazione di perseguire una pace che rispetti la sua sovranità . Con nuove risorse destinate alla difesa e la prospettiva di una coalizione internazionale, l'UE sembra decisa a svolgere un ruolo di primo piano nella gestione della crisi ucraina, mirando a una sicurezza che trascenda i confini continentali.
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