L'Ungheria blocca i negoziati UE sull'adesione dell'Ucraina: tensioni e motivazioni - NOC Press

L'Ungheria blocca i negoziati UE sull'adesione dell'Ucraina: tensioni e motivazioni




L'Ungheria ha recentemente sollevato un nuovo ostacolo nei negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea, scatenando polemiche e preoccupazioni tra i Paesi membri. Durante una riunione a Bruxelles del 17 marzo 2025, il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski ha confermato che Budapest si oppone all'apertura dei colloqui, bloccando di fatto l'avvio dei primi cluster negoziali previsti.

Secondo quanto riferito da Sikorski, la posizione ungherese si basa su una serie di preoccupazioni bilaterali che, a detta di molti leader europei, non dovrebbero interferire con il processo di adesione, il quale deve rispettare criteri tecnici e politici condivisi. Tuttavia, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha espresso pubblicamente il timore che l'integrazione dell'Ucraina possa generare ripercussioni economiche negative per l'Ungheria e per l'intera Unione.

Già nel maggio 2024, l'Ungheria aveva manifestato resistenze simili, opponendosi a un testo che stabiliva le linee guida per l'integrazione di Kiev. Budapest aveva avanzato richieste specifiche riguardanti la tutela delle minoranze ungheresi presenti in Ucraina e la salvaguardia degli interessi economici nazionali.

Le tensioni si sono ulteriormente inasprite il 7 marzo 2025, quando Orbán ha annunciato l'intenzione di avviare una consultazione pubblica per coinvolgere direttamente i cittadini ungheresi sulla questione dell'adesione ucraina. Secondo il premier ungherese, finanziare la ricostruzione dell'Ucraina e il suo eventuale ingresso nell'UE potrebbe mettere a rischio la stabilità economica europea.

La posizione di Budapest ha provocato un acceso dibattito tra i leader europei. Alcuni sostengono che le preoccupazioni ungheresi debbano essere ascoltate per garantire un equilibrio tra le esigenze dei singoli Stati membri e gli obiettivi collettivi dell'Unione. Altri, invece, accusano Orbán di strumentalizzare la questione a fini politici, ritardando un processo cruciale per la sicurezza e la stabilità dell'Europa orientale.

Il blocco ungherese complica ulteriormente la delicata situazione geopolitica tra Russia, Ucraina e Unione Europea. Mentre Kiev spinge per un'integrazione rapida e un sostegno economico consistente, Budapest continua a rappresentare uno degli ostacoli principali lungo il cammino dell'Ucraina verso l'ingresso nell'UE.

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