"Misteri e leggende urbane". La casa dei fantasmi di via XX settembre: un mistero italiano - NOC Press

"Misteri e leggende urbane". La casa dei fantasmi di via XX settembre: un mistero italiano

 




In una città italiana di provincia, lungo la storica Via XX Settembre, sorge una casa che da decenni alimenta leggende, paure e curiosità. È un edificio in stile liberty, con finestre alte e decorate, un giardino ormai selvaggio e un portone di legno scuro, chiuso con catene arrugginite. Gli abitanti del quartiere lo chiamano "La Casa delle Ombre", perché da anni si racconta che al suo interno si aggirino strane presenze.

L’Inizio della Leggenda

Si dice che la casa fosse abitata, nei primi del ‘900, da una famiglia benestante: il signor Giovanni Moreschi, sua moglie Eleonora e la loro unica figlia, Beatrice, una bambina di appena otto anni. La loro vita sembrava serena fino a quando, in una notte d’inverno, accadde una tragedia inspiegabile.

I vicini raccontano che quella notte, intorno alle tre del mattino, si udirono urla strazianti provenire dalla casa. Quando all’alba un domestico bussò alla porta, nessuno rispose. Le luci erano ancora accese, e l’unico suono che si sentiva era il lamento del cane della famiglia, rimasto fuori nel cortile.

All’arrivo della polizia, la scena all'interno della casa era agghiacciante: Giovanni e Eleonora giacevano senza vita nella loro camera da letto, senza segni apparenti di violenza. Sul corpo di entrambi si notò un'espressione di puro terrore, come se avessero visto qualcosa di orribile prima di morire. Beatrice, invece, era scomparsa.

Le Indagini e il Mistero di Beatrice

Gli investigatori perlustrarono la casa palmo a palmo, ma della bambina non c’era traccia. Non c’erano segni di effrazione, né impronte che potessero suggerire un rapimento. I pochi parenti rimasti della famiglia Moreschi si rifiutarono di parlare dell’accaduto e la casa fu rapidamente chiusa, lasciata in stato di abbandono.

Da allora, chiunque abbia provato ad avvicinarsi alla casa nelle ore notturne ha raccontato di aver udito il pianto di una bambina provenire dall’interno. Alcuni giurano di aver visto, dietro le finestre polverose, l’ombra di una piccola figura vestita di bianco, che si affaccia alla ricerca di qualcosa... o qualcuno.

Fenomeni Inquietanti e Testimonianze

Negli anni, diversi avventurieri e curiosi hanno provato a entrare nell’abitazione, ma quasi tutti hanno raccontato di aver vissuto esperienze terrificanti:

  • Lucia F., una ragazza del posto, racconta che nel 1997 entrò nella casa con un gruppo di amici: “Abbiamo sentito una porta sbattere da sola e subito dopo un sussurro che sembrava dire il nome ‘Beatrice’. Siamo scappati terrorizzati.”
  • Marco L., un uomo che lavorava come vigilante, riferisce di aver visto le luci accendersi da sole nelle stanze del primo piano. Quando provò a controllare, non trovò alcun impianto elettrico ancora funzionante.

Negli anni, la casa è stata più volte messa in vendita, ma nessuno ha mai voluto acquistarla. Le poche persone che hanno provato a ristrutturarla hanno abbandonato il progetto dopo poco, lamentando problemi inspiegabili: attrezzi spariti, rumori improvvisi nel cuore della notte e una sensazione costante di essere osservati.

Verità o Suggestione?

Alcuni storici locali hanno provato a indagare su ciò che accadde veramente alla famiglia Moreschi. Una delle ipotesi più accreditate è che Giovanni ed Eleonora siano morti a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio, mentre Beatrice, spaventata, sia scappata di casa e poi scomparsa senza lasciare traccia. Tuttavia, nessun documento ufficiale riporta la sua morte o una sua eventuale ricomparsa.

C’è anche chi ritiene che la casa sia maledetta, e che la piccola Beatrice non abbia mai lasciato quelle mura, continuando a cercare i suoi genitori.

Oggi, la casa di Via XX Settembre rimane un luogo di mistero e attrazione per chi ama il paranormale. Molti dicono che chiunque osi entrare e chiamare il nome di Beatrice ad alta voce, sentirà una risposta sussurrata nel buio...

Sei pronto a scoprirlo di persona?

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.