Papa Francesco: "La debolezza non spegne l'amore, la preghiera e la speranza". Il messaggio ai fedeli
Papa Francesco ha voluto condividere un messaggio di speranza e riconoscenza con i fedeli mentre prosegue il suo ricovero presso il Policlinico Gemelli, dove si trova da oltre un mese a causa di una polmonite bilaterale.
"In questo periodo di prova che sto vivendo, mi sento vicino a tutti coloro che, come me, stanno affrontando momenti di fragilità e difficoltà . Anche quando il corpo è debole e provato, nulla può impedirci di amare, di pregare e di donare noi stessi agli altri. In questi gesti semplici e potenti troviamo la forza di essere segni di speranza e luce per chi ci sta accanto", ha dichiarato il Pontefice.
Papa Francesco ha poi voluto sottolineare l'importanza delle cure e dell'affetto ricevuto durante la sua degenza: "Negli ospedali e nei centri di cura risplende una grande luce, fatta di attenzioni amorevoli e dedizione da parte di medici, infermieri e operatori sanitari. Ogni gesto di cura, ogni sorriso e ogni parola gentile riescono a illuminare non solo le stanze di degenza, ma anche i cuori di chi soffre. Per questo oggi voglio ringraziare il Signore, che non ci lascia mai soli e che, anche nei momenti più difficili, ci pone accanto persone che riflettono il Suo amore".
Il Pontefice ha espresso parole di sincera gratitudine per il sostegno ricevuto: "Desidero ringraziare tutti per le vostre preghiere e per l'affetto che mi avete dimostrato. Un pensiero speciale va ai bambini che hanno pregato per me; alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli per portarmi la loro vicinanza. Grazie, cari bambini! Il Papa vi vuole bene e aspetta con gioia il momento di potervi incontrare ancora".
Infine, Papa Francesco ha rinnovato il suo appello accorato per la pace nel mondo: "Non smettiamo di pregare affinché i conflitti cessino e la pace possa prevalere, soprattutto in quelle terre duramente provate dalla guerra, come l'Ucraina, la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo".
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