Vance avverte l'Europa: "Rischia un suicidio culturale se non tutela confini e libertà"
L'Europa si trova a un bivio cruciale che potrebbe compromettere la sua identità culturale e il suo futuro. A lanciare l'allarme è stato James David Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, che ha parlato apertamente di un possibile "suicidio della civilizzazione".
Intervenendo durante il programma Ingraham Angles trasmesso da Fox News, Vance ha espresso la sua preoccupazione per alcune scelte politiche e sociali adottate da diversi Paesi europei. "L'Europa ha gettato le basi della civiltà occidentale, la stessa che ha poi dato origine agli Stati Uniti", ha ricordato il vicepresidente. "Per questo, abbiamo un legame profondo e condividiamo valori fondamentali".
Secondo Vance, però, l'Europa sta rischiando di compromettere questi principi. "Alcuni Stati faticano a mantenere il controllo sui propri confini, mentre altri limitano la libertà di espressione dei cittadini", ha affermato.
Il vicepresidente ha poi sottolineato l'importanza di un'Europa forte e stabile, evidenziando che la prosperità del continente è cruciale anche per gli equilibri globali. "Voglio che l'Europa continui a essere un partner strategico e un faro di civiltà, ma per farlo deve difendere la propria sovranità. Gli Stati Uniti non possono sostituirsi all'Europa in questo compito", ha concluso Vance.
Le sue parole suonano come un monito per i leader europei, chiamati a riflettere sulle scelte politiche e sociali che influenzeranno il destino del continente.
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