Amministrazioni comunali e gli encomi solenni: "quando il merito si svuota di significato"
Un'amministrazione comunale può conferire un encomio solenne al personale della polizia locale in qualsiasi momento quando ritiene che il comportamento o l'azione compiuta abbia apportato un contributo straordinario al servizio pubblico, all'ordine, alla sicurezza, o al prestigio dell'ente. Non c'è una data o un vincolo rigido: è una scelta discrezionale dell'amministrazione (di solito proposta dal comandante o dal dirigente responsabile della polizia locale, e deliberata dalla giunta comunale).
Quando può essere conferito un encomio solenne?
In linea generale:
- Per risultati operativi particolarmente rilevanti, sia in attività di polizia stradale, giudiziaria, amministrativa o di sicurezza urbana.
- Per atti di coraggio, presenza di spirito, abnegazione, rischio personale in favore della collettività .
- Per indagini complesse che abbiano portato a importanti risultati di giustizia o sicurezza pubblica.
- Per interventi straordinari in situazioni di emergenza (calamità naturali, incidenti gravi, ordine pubblico).
- Per risultati eccezionali nella prevenzione o repressione di fenomeni criminali o gravi illeciti.
Quali sono i "risultati" che giustificano un encomio solenne?
Ecco alcuni esempi concreti:
- Arresto di soggetti pericolosi (es. rapinatori, spacciatori, aggressori) con operazioni autonome della polizia locale.
- Smantellamento di reti criminali locali (es. traffico di droga, furti seriali, frodi).
- Attività investigative complesse con esiti giudiziari positivi (indagini su abusi edilizi mafiosi, corruzione, reati ambientali gravi).
- Interventi salvavita (es. agenti che salvano persone da incendi, incidenti, tentativi di suicidio).
- Gestione esemplare di emergenze (ad esempio durante calamità naturali o gravi incidenti stradali).
- Azioni di protezione civile particolarmente efficaci (piani di evacuazione, assistenza immediata, interventi tempestivi).
- Progetti di sicurezza urbana innovativi che abbiano migliorato sensibilmente la qualità della vita dei cittadini.
- Interventi di tutela ambientale di grande impatto (es. scoperte e sequestri di discariche abusive pericolose).
"Un encomio solenne non si dà per attività ordinarie, anche se svolte bene (controlli di routine, multe, pattugliamenti regolari). Serve un risultato straordinario o un comportamento esemplare oltre i normali doveri d'ufficio".
Si può contestare un encomio solenne?
Sì, formalmente si può contestare, ma dipende da come viene motivato l’encomio e chi lo contesta.
In dettaglio:
Se sei un cittadino: puoi presentare un'istanza o un esposto all'amministrazione comunale o, in casi estremi, alla Prefettura o al Difensore Civico, contestando il riconoscimento se ritieni che ci sia stato un abuso o uno sviamento di potere amministrativo (cioè l’encomio dato senza vero merito). Però non sempre hai titolo legale diretto, perché è un atto discrezionale del Comune.
Se sei interno alla polizia locale (es. un collega): puoi segnalare (anche attraverso le rappresentanze sindacali) che l’encomio è stato dato in modo sproporzionato o non equo, magari chiedendo una revisione o parificando i riconoscimenti.
Se sei un consigliere comunale: puoi presentare un'interrogazione o una mozione in consiglio, chiedendo conto della legittimità e delle motivazioni del provvedimento.
Dal punto di vista tecnico:
Un encomio solenne è un atto amministrativo discrezionale, quindi deve essere motivato in modo concreto: se la motivazione è generica o palesemente riferita a meri compiti ordinari (es: "ha fatto bene i controlli sui divieti di sosta"), potrebbe essere annullabile per eccesso di potere (difetto di motivazione, sviamento di finalità , disparità di trattamento).
Però contestarlo in tribunale (ad esempio al TAR) è difficile e costoso, e di solito lo si fa solo se ci sono interessi lesi (ad esempio: se altri agenti vengono discriminati, oppure se l'encomio viene usato per favorire carriere o promozioni).
In pratica:
Se l'encomio viene dato per attività normali senza meriti straordinari, puoi contestarlo (con esposto, interrogazione, segnalazione), ma il Comune ha comunque ampia libertà — salvo che la cosa non sia davvero evidentemente irregolare o ingiustificabile.
I benefici principali per chi riceve un encomio solenne sono:
Prestigio personale e professionale
- L'encomio solenne è un riconoscimento ufficiale della bravura, del coraggio o del risultato straordinario raggiunto.
- Migliora la reputazione sia interna (tra i colleghi e superiori) sia esterna (per il cittadino e il Comune).
- Può essere titolo valutabile nei procedimenti di:
- Progressioni di carriera interna (es: passaggio di categoria o di profilo).
- Concorsi pubblici, se il bando lo prevede.
- Attribuzione di incarichi particolari o di responsabilità .
Premi economici o incentivi indiretti
- Alcuni regolamenti comunali prevedono che chi riceve un encomio possa ottenere anche:
- Punti in più nei sistemi di valutazione della performance.
- Accesso prioritario a premi annuali di produttività o indennità speciali (es: premio di risultato).
Miglioramento del fascicolo personale
- L'encomio viene annotato nel fascicolo personale del dipendente pubblico.
- Questo è molto importante nelle valutazioni periodiche e in eventuali procedimenti di valutazione comparativa o selezioni interne.
Punteggio aggiuntivo nei titoli di merito
In caso di mobilità volontaria, concorsi pubblici o progressioni verticali, se il bando prevede una sezione "titoli di servizio", l'encomio può aumentare il punteggio finale.
Attenzione però:
- L'encomio di per sé non dà automaticamente aumenti di stipendio o promozioni.
- È un titolo morale e amministrativo che poi può essere sfruttato nei momenti opportuni.
In pratica:
"Chi riceve un encomio solenne mette un mattoncino importante sulla propria carriera futura e si costruisce un'immagine solida sia all'interno dell'ente sia fuori.
Ecco perché dare encomi "facili" svilisce il valore del riconoscimento: se tutti hanno un encomio, non vale più nulla".
pertanto:
"L'uso disinvolto dell'encomio solenne, assegnato senza veri meriti straordinari, tradisce il senso stesso del riconoscimento pubblico. Trasforma un onore in una formalità vuota, scredita chi si impegna davvero e mina la fiducia nella leadership amministrativa. Premiare l'ordinario come se fosse straordinario è un insulto silenzioso a chi ogni giorno rischia, lotta e serve con autentico sacrificio. Le istituzioni che svendono il valore dell'encomio svendono anche la loro stessa credibilità ".
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