Cos'è il Conclave: l'elezione del nuovo Papa - NOC Press

Cos'è il Conclave: l'elezione del nuovo Papa

 



1. Cos’è il Conclave

Il Conclave è l’assemblea dei cardinali della Chiesa cattolica che ha il compito di eleggere un nuovo Papa, successore di San Pietro e Vescovo di Roma. La parola "conclave" deriva dal latino cum clave, cioè “con chiave”: i cardinali elettori vengono chiusi a chiave nella Cappella Sistina fino all’elezione del Pontefice.

2. Chi partecipa al Conclave

Cardinali elettori

Vi partecipano tutti i cardinali della Chiesa cattolica con meno di 80 anni d’età al giorno della morte o della rinuncia del Papa.

  • Numero massimo previsto: 120 cardinali elettori
  • Possono provenire da qualsiasi parte del mondo
  • Nominati precedentemente da Papi in carica

Attenzione: se un cardinale compie 80 anni anche solo un giorno prima dell’inizio del conclave, non ha diritto di voto.

Chi non vota ma può partecipare in altre forme:

  • Cardinali ultraottantenni: non votano ma possono essere presenti alle fasi iniziali.
  • Segretario del Conclave: aiuta nei lavori ma non vota.
  • Maestranze e assistenti tecnici: presenti solo prima del “serrata” per installare i dispositivi di sicurezza (es. bonifiche elettroniche).
  • Medico ufficiale, confessori, servizio liturgico.

3. Dove e come si svolge

Il Conclave si svolge nella Cappella Sistina, all'interno dei Palazzi Apostolici in Vaticano.
Fasi principali:

  1. Sede Vacante: inizia alla morte o rinuncia del Papa. Il Camerlengo ne verifica la morte ufficiale e ne sigilla le stanze.
  2. Congregazioni generali: i cardinali si riuniscono per discutere le sfide della Chiesa e conoscere i possibili candidati.
  3. Entrata in Conclave: avviene con la solenne formula “Extra omnes!” (Tutti fuori!), che segna l’inizio dell’isolamento.
  4. Scrutinio segreto: si vota fino a quando un candidato non ottiene i 2/3 dei voti.
Fumate:

  • Nera: nessuna elezione (fumo da carta con sostanze chimiche)
  • Bianca: Papa eletto!

4. Come si vota: il meccanismo elettorale

Il voto è segreto, scritto a mano su una scheda con la formula:


Eligo in Summum Pontificem…” (Eleggo come Sommo Pontefice...)

Ogni giorno:
  • 2 scrutini al mattino
  • 2 scrutini al pomeriggio

Quando viene eletto:

Se un cardinale ottiene almeno 2/3 dei voti (es. 80 voti su 120), viene dichiarato Papa.

Accettazione:

Il cardinale eletto viene avvicinato dal Decano del Collegio e gli viene chiesto:


Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?”

Se accetta, gli viene chiesto:

Con quale nome vuoi essere chiamato?”

Poi viene vestito con la veste bianca papale e si presenta al popolo con la formula:

Habemus Papam!”

5. Perché il Papa viene eletto con una votazione

La votazione esprime il principio collegiale e spirituale dell’elezione:

  • Non è una nomina politica, ma una scelta guidata dallo Spirito Santo attraverso il discernimento dei cardinali.
  • Ogni cardinale prega, riflette e vota secondo coscienza e fede.
  • La votazione garantisce trasparenza e legittimità universale, in modo che il nuovo Papa sia riconosciuto come guida autentica da tutta la Chiesa nel mondo.
  • Previene favoritismi, corruzioni o imposizioni esterne.


Il conclave più lungo della storia

Anno: 1268-1271 – Viterbo

  • Dopo la morte di Papa Clemente IV, i cardinali impiegarono ben 2 anni e 9 mesi per eleggere il nuovo Papa.
  • I cittadini di Viterbo, esasperati, chiusero i cardinali a chiave, tagliarono loro viveri e scoperchiarono il tetto del palazzo per costringerli a scegliere in fretta.
  • Alla fine fu eletto Gregorio X. È grazie a lui che nacquero le regole moderne del Conclave, tra cui il “chiudere a chiave” i cardinali.

Conclave 1939 – Il fumo nero che diventò giallo

Durante l’elezione di Pio XII, i chimici incaricati di produrre il fumo sbagliarono la miscela. Il fumo da nero doveva diventare bianco, ma si presentò giallastro. Il popolo rimase confuso per ore, tanto che si aspettò la fumata bianca… e invece era un errore tecnico.


Conclave 1903 – Il veto dell’Imperatore

Nel conclave dopo la morte di Leone XIII, il cardinale Rampolla era in vantaggio. Ma l’Impero Austro-Ungarico, tramite un cardinale, esercitò il cosiddetto jus exclusivae (diritto di veto). Fu l’ultima volta che un potere laico cercò di influenzare il conclave. Alla fine fu eletto Pio X, che abolì per sempre ogni ingerenza politica.


Il conclave più breve

Anno: 1503 – Elezione di Giulio II Durò solo poche ore, perché il candidato aveva già stretto abbastanza alleanze in anticipo. Alcuni storici parlano di vere e proprie "trattative pre-elettorali", anche se oggi sarebbero vietate.


Come si presenta la scheda di voto

Durante il conclave, ogni cardinale riceve una scheda cartacea. Ecco come appare (in latino):

Eligo in Summum Pontificem: ____________________
(Il nome del cardinale scelto viene scritto a mano)

La scheda viene piegata due volte e portata all’altare in Cappella Sistina. Il cardinale si avvicina, pronuncia la formula di giuramento, e inserisce la scheda in un’urna d’oro.


Curiosità extra:

  • I cardinali dormono a Casa Santa Marta, all’interno del Vaticano, ma non possono comunicare con l’esterno.
  • Prima dell’inizio del conclave, la Cappella Sistina viene bonificata da microspie da un’apposita squadra.
  • I cardinali sono scomunicati latae sententiae (automaticamente) se rivelano dettagli del conclave.


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