Foggia: assalto a un bancomat in via Manfredi - NOC Press

Foggia: assalto a un bancomat in via Manfredi

immagini di repertorio



Erano circa le tre del mattino quando un’esplosione ha squarciato il silenzio della notte in via Manfredi, ai margini del quartiere Ferrovia. Un gruppo di ignoti ha fatto saltare in aria lo sportello bancomat di una filiale bancaria, in un’azione rapida e violenta che ha seminato il panico tra i residenti.

A svegliare il quartiere, un forte boato seguito da un fuggi fuggi generale: dalle finestre si intravedevano fumo e detriti sparsi lungo la strada. In molti, scossi e increduli, hanno contattato le forze dell’ordine. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto un'auto allontanarsi a tutta velocità subito dopo l’esplosione.

L’ordigno utilizzato – secondo le prime ipotesi – sarebbe una “marmotta”, un dispositivo artigianale esplosivo che i criminali inseriscono direttamente nella fessura del bancomat per farlo deflagrare dall’interno. Una tecnica tristemente nota negli ambienti investigativi, spesso utilizzata da bande ben organizzate.

All’arrivo sul posto, carabinieri e vigili del fuoco hanno trovato la facciata della banca danneggiata, vetri infranti e resti metallici disseminati sull’asfalto. L’area è stata immediatamente transennata per permettere i rilievi del caso e garantire la sicurezza dei passanti.

Non è ancora stato reso noto l’ammontare del denaro trafugato – se effettivamente i rapinatori siano riusciti a sottrarre qualcosa – ma l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un colpo mirato e ben pianificato. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona sono ora al vaglio degli investigatori.

L’assalto di stanotte non è un caso isolato. In tutta la provincia di Foggia si è registrata, negli ultimi mesi, un’impennata di episodi simili. Le forze dell’ordine stanno lavorando da tempo su un dossier che riguarda un possibile gruppo criminale specializzato in questo tipo di colpi, con ramificazioni anche fuori regione.

«Ãˆ un’escalation che ci preoccupa – ha commentato un abitante della zona, visibilmente scosso – siamo stanchi di vivere nell’insicurezza. Una bomba, nel cuore della notte, a pochi metri dalle case… poteva finire molto peggio».

L’inchiesta è ora nelle mani della procura e dei carabinieri del comando provinciale, che nelle prossime ore continueranno i rilievi tecnici e l’analisi dei filmati per risalire agli autori dell’attacco. Intanto, la città si interroga: quanto ancora dovrà convivere con la paura?

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