Lo "Scazzamurillo": un mistero eterno
Lo scazzamurillo è una figura misteriosa, tradizionalmente legata alle credenze popolari del sud Italia. Viene spesso descritto come un'entità dispettosa, in grado di causare piccoli disastri nelle case e nei luoghi di lavoro. Ma dietro questa figura si nasconde una storia che affonda le radici nel folklore e nella psiche collettiva delle persone, un racconto che mescola realtà e superstizione, come solo i "sacri misteri" sanno fare.
Lo Scazzamurillo: Un Mistero Eterno
Nel cuore della Campania, tra i vicoli stretti e le case dai balconi fioriti, si sussurra ancora dello "scazzamurillo". Non è solo una figura mitologica o un fantasma che si aggira tra le ombre: è un'emozione che si insinua nel quotidiano, qualcosa che si avverte più che si vede.
La storia che sto per raccontarvi non è solo una leggenda, ma un racconto che si intreccia con la vita di una famiglia di Avellino, che per generazioni ha vissuto con la paura di questa figura invisibile e burlona.
Tutto ebbe inizio negli anni '50, quando Vincenzo, un artigiano del legno, si trasferì con la sua giovane moglie, Maria, in una casa alla periferia del paese. La loro vita era semplice, fatta di piccole gioie e fatiche quotidiane, finché una sera, dopo aver festeggiato il matrimonio di un amico, un evento misterioso accadde.
Vincenzo, mentre stava riponendo gli attrezzi, notò che alcuni oggetti nella sua officina erano stati spostati. Non un semplice disordine: alcuni strumenti erano stati messi in posizioni impossibili, altri addirittura spariti senza lasciare traccia. All'inizio pensò che fosse stato un errore, forse la stanchezza della giornata che gli giocava brutti scherzi.
Ma gli strani accadimenti continuarono: in casa, le porte si aprivano senza motivo, e le candele si spegnevano con il vento che non esisteva. La situazione divenne insostenibile quando il gatto di famiglia, una creatura solitamente calma e affettuosa, cominciò a comportarsi in modo anomalo. Fuggiva via, soffrendo in un angolo dell'abitazione, e Maria si svegliava ogni notte con una sensazione di freddo intenso che non trovava spiegazione.
Un vecchio parente di Maria, una donna che viveva nei pressi del monte Partenio, raccontò loro che quelle strane manifestazioni erano un segno della presenza dello scazzamurillo, uno spirito dispettoso che si divertiva a seminare caos nelle case delle persone che non credevano nei "misteri del cuore".
Si diceva che lo scazzamurillo fosse un’entità legata ai peccati nascosti, alle piccole trasgressioni che nessuno vede, ma che nel profondo turbano l’animo umano. Le famiglie che vivevano con il peso dei segreti, come quella di Vincenzo e Maria, erano prede perfette per la sua irriverente curiosità . Non si trattava di un fantasma vendicativo, ma di una presenza che nutriva il proprio potere dalle piccole disarmonie della vita quotidiana, cercando di far emergere ciò che era nascosto.
Vincenzo, dopo aver ascoltato il racconto della vecchia, si decise a intraprendere una serie di riti per scacciare lo scazzamurillo, pregando e offrendo doni alla Madonna. Ma più cercava di allontanarlo, più la sua casa veniva tormentata. Ogni giorno qualcosa di nuovo succedeva: un piatto rotto, un sussurro nell’aria, una risata misteriosa che veniva da un angolo oscuro.
La svolta arrivò quando Maria, dopo aver trovato una vecchia lettera tra le cianfrusaglie della soffitta, scoprì un segreto che Vincenzo aveva nascosto per anni. Un piccolo tradimento, consumato prima del matrimonio, che non aveva mai avuto il coraggio di rivelare. Lo scazzamurillo, quindi, non era solo un’entità dispettosa, ma il simbolo di una colpa non confessata, che continuava a tormentare la famiglia.
Quando Vincenzo finalmente rivelò il suo peccato, lo scazzamurillo scomparve, come se la tensione si fosse dissolta nell’aria. La casa ritornò alla normalità , ma le cicatrici di quell'esperienza rimasero per sempre nella memoria di chi l'aveva vissuta.
La leggenda dello scazzamurillo vive ancora oggi, non solo come una figura mitologica, ma come un simbolo delle verità nascoste che, se ignorate troppo a lungo, possono tornare a perseguitarci nei momenti più inaspettati. La sua presenza, non importa quanto sia lieve o ironica, ci ricorda che ogni segreto ha il suo prezzo da pagare.
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