Muore a 76 anni al primo giorno di lavoro per una ditta di trasporti - NOC Press

Muore a 76 anni al primo giorno di lavoro per una ditta di trasporti

Massimo Mirabelli (Foto Facebook)

"Era costretto a lavorare perché la pensione non bastava"

La notizia della morte di Massimo Mirabelli, 76 anni, ha scosso la comunità di Montecatini Terme. L’uomo, residente a Livorno, è venuto a mancare mentre stava scaricando la biancheria per un hotel nel centro della città, durante il suo primo giorno di lavoro in prova per una ditta di trasporti. Una vita trascorsa a lavorare, anche oltre l'età pensionabile, per poter garantire alla propria famiglia una stabilità economica. La tragedia ha sollevato interrogativi sullo stato del sistema pensionistico e sul peso delle difficoltà economiche, anche per chi ha dedicato la vita al lavoro.


Un malore improvviso

Massimo stava svolgendo un incarico per conto di un’impresa che si occupa di lavanderie industriali, quando è stato colto da un malore improvviso. Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori, non c’è stato nulla da fare. Il decesso è stato subito dopo l’arrivo dei soccorritori, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La magistratura ha disposto l’autopsia per chiarire con esattezza le cause del malore.


Le parole di chi lo conosceva

Il titolare della ditta che aveva assunto Massimo ha raccontato con dolore il rapporto che aveva con l’uomo. "Ci conoscevamo da oltre 40 anni, e Massimo mi aveva chiesto di poter lavorare per integrare una pensione che non gli permetteva di vivere con serenità. Era il suo primo giorno di lavoro, ed era entusiasta di questa opportunità. Mi aveva detto che ci avrebbe provato e, se non ce l’avesse fatta, mi avrebbe avvisato. Non pensavo che finisse così. Sono sconvolto, e il mio pensiero va alla sua famiglia, a sua moglie e ai suoi figli".


Un padre che non ha mai smesso di lavorare

Massimo lascia la moglie, due figli e quattro nipoti. Federico, uno dei figli, ha raccontato con commozione quanto il padre fosse un esempio di dedizione e sacrificio: "Papà ha sempre lavorato nel settore dei trasporti, anche dopo essere andato in pensione. Non si è mai fermato, perché in una famiglia ci sono sempre tanti bisogni da soddisfare. Nonostante l’età, aveva deciso di riprendere a lavorare per poter contribuire ulteriormente alla famiglia. Questo era il suo spirito: sempre presente, sempre pronto a sacrificarsi per darci una vita migliore".

Federico ha voluto ricordare il padre come un uomo generoso e instancabile. "Papà è sempre stato un esempio di dedizione. Non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. Sapevamo che stava iniziando un nuovo lavoro, ma non avremmo mai immaginato che sarebbe stato l'ultimo. È stato un grande padre e un nonno meraviglioso. Ci mancherà tanto".

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