Ozieri, finge di aver ucciso la moglie. Era una trappola per i carabinieri
Un piano inquietante e ben architettato è stato sventato il 29 aprile 2025 a Ozieri, in provincia di Sassari.
Un uomo di 64 anni, è stato arrestato con l’accusa di tentata strage dopo aver inscenato un finto femminicidio per attirare i carabinieri nella propria abitazione, trasformata in una vera e propria trappola esplosiva.
In pratica, l’uomo ha contattato il numero di emergenza 112, dichiarando di aver ucciso la moglie e di volersi togliere la vita. L’allarme ha subito attivato l’intervento delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118.
Ma, giunti sul posto, i soccorritori hanno trovato l’abitazione completamente saturata di gas e sigillata ermeticamente con nastro adesivo. All’interno, però, nessuna traccia della presunta vittima.
Il vero intento: far saltare in aria i carabinieri. La telefonata si è rivelata una messinscena. La moglie dell’uomo era viva e si trovava in un’altra città , lontana da Ozieri. L’obiettivo dell’uomo non era togliersi la vita, bensì causare una strage.
Aveva collegato due bombole di gas propano al sistema di aerazione dell’abitazione e predisposto un innesco rudimentale che, attivato a distanza con un telecomando, avrebbe generato scintille capaci di provocare un’esplosione. Il tutto era studiato per colpire gli agenti che sarebbero entrati per soccorrerlo.
Dopo circa un’ora di ricerche, i carabinieri hanno trovato l’uomo nascosto in un bunker artigianale scavato nel cortile della casa. Era pronto ad azionare il meccanismo esplosivo, ma non ha opposto resistenza all’arresto. Gli artificieri hanno disattivato l’innesco e messo in sicurezza l’intera area.
Dalle indagini è emerso che l'uomo nutriva da tempo un profondo rancore nei confronti delle forze dell’ordine, ritenute da lui responsabili della separazione dalla moglie, che anni prima lo aveva denunciato per maltrattamenti. Nei giorni precedenti all’attentato fallito, l’uomo era stato anche condannato per aver danneggiato la lapide di un carabiniere caduto in servizio.
L'uomo è stato arrestato in flagranza e trasferito nel carcere di Bancali. Le accuse a suo carico sono gravi: tentata strage, simulazione di reato e minaccia a pubblico ufficiale. Il suo gesto ha sollevato grande preoccupazione tra gli inquirenti, che ora stanno indagando per avere un quadro preciso e puntuale dell'intera vicenda.
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