Tragedia alla Florida State University: studente apre il fuoco, 2 morti e 6 feriti
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(Florida State University) |
Quello che sembrava un pomeriggio qualunque nel cuore del campus della Florida State University si è trasformato in un incubo il 17 aprile 2025, quando, uno studente dell’ateneo di 20 anni, ha aperto il fuoco nei pressi dello Student Union, causando due morti e sei feriti.
Le autorità hanno identificato il sospettato Phoenix Ikner come uno studente ventenne della FSU, figlio di un vice sceriffo locale, e hanno dichiarato di aver trovato una pistola, che era l'arma di servizio di sua madre, durante il suo arresto.
La tragedia si è consumata intorno alle 11:50, in un’area molto frequentata dagli studenti tra una lezione e l’altra. Alcuni testimoni raccontano di aver sentito almeno otto colpi esplosi in rapida successione, seguiti da urla e una fuga caotica in tutte le direzioni.
Sul posto sono intervenute tempestivamente le forze dell’ordine del campus e della polizia di Tallahassee. Il sospetto, ferito durante il confronto con gli agenti, è stato trasportato in ospedale dove si trova sotto custodia, ma non in pericolo di vita. Una seconda arma, un fucile a pompa, è stata trovata in uno zaino nei pressi dell’area della sparatoria, ma non è chiaro se sia stata utilizzata.
Le due persone uccise, di cui non sono ancora state rese note le generalità , non erano studenti della FSU. Dei sei feriti, almeno uno versa in condizioni critiche. Alcuni dei sopravvissuti sono stati soccorsi all’interno della mensa universitaria, dove avevano trovato rifugio durante l’assalto.
Ciò che ha scioccato la comunità è il profilo del giovane aggressore: Phoenix Ikner era conosciuto per il suo coinvolgimento in programmi giovanili gestiti dallo stesso ufficio dello sceriffo della madre, come il “Youth Advisory Council”, volto a promuovere responsabilità civica e legalità tra i giovani. Non risultano precedenti penali, né segnali evidenti di instabilità mentale.
Tuttavia, le autorità stanno indagando sul suo stato psicologico e sulla possibilità che avesse premeditato l’attacco. Secondo alcune fonti, Ikner avrebbe mostrato comportamenti sempre più isolati negli ultimi mesi.
Reazioni e misure
Il campus è stato immediatamente chiuso e le lezioni sospese fino a venerdì 18 aprile. Anche gli eventi sportivi e culturali previsti per il weekend sono stati cancellati. Il presidente dell’università ha parlato di “una ferita profonda per tutta la comunità FSU” e ha annunciato il potenziamento della sicurezza sul campus, insieme a una task force per la salute mentale degli studenti.
Anche il governatore Ron DeSantis ha espresso il suo cordoglio, sottolineando l’importanza di controlli più rigidi sull’accesso alle armi, soprattutto in ambito familiare.
L’FBI ha aperto un’inchiesta congiunta con le forze dell’ordine locali, mentre sono già stati raccolti diversi video di sorveglianza e testimonianze chiave.
Questa è la seconda sparatoria nel campus della FSU in poco più di un decennio, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nelle università statunitensi e sul ruolo delle armi da fuoco nelle mani di giovani con accesso familiare.
Intanto, la comunità si stringe attorno alle vittime e alle loro famiglie, mentre molti studenti – sotto shock – si chiedono se potranno mai sentirsi davvero al sicuro tra le mura della propria università .
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