Una casa per Gerardo, l’appello alla città di Foggia
Aumentano i senzatetto, i precari e gli inoccupati, i disoccupati e categorie diversamente abili e fragili che non si vedono riconoscere diritti sacrosanti previsti dalla nostra Costituzione. Il tutto per cavilli burocratici, leggi sempre più rivolte chi detiene poteri e, purtroppo bisogna dirlo, favori amicali di un amico dell’amico.
La vicenda di seguito riguarda un diversamente abile, seduto su una sedia a rotelle. Lui è Gerardo Zitolo, foggiano d’adozione da trent’anni e melfitano di nascita, ormai quasi alla soglia dei 65 anni. Non è solo, ha una compagna, anch’ella bisognosa d’aiuto. A Foggia tutti lo conoscono.
Il dramma è che Zitolo rimarrà senza casa e finora nessuno se n’è occupato. Si è rivolto al buon Giuseppe Lacertosa, sempre in prima linea per un aiuto a chi ne ha bisogno specie se affetto da qualche grave problema di salute. Giuseppe non si è tirato indietro, come sempre, e ha già fornito un suo aiuto ma chiede alla società civile foggiana uno sforzo ulteriore per Gerardo.
Il 25 aprile 2025, sui social, GIuesppe lancia un appello, come al solito raccolto solo dai media non da chi potrebbe conferire a Gerardo Zitolo l’aiuto richiesto. Lo fa con una Lettera Aperta alla città.
Eccola
«Signore… sei incredibile!!
Cari amici,
scrivere è sempre stata una mia passione che, unita a quella della fotografia, mi è servita a volte per cercare di aiutare qualcuno! Oggi, dopo aver recitato il santo rosario, costretto a star fermo per una fastidiosa tallonite, risolvo i miei problemi impegnandomi a cercare di aiutare qualcuno (avendo ricevuto una telefonata).
Oggi quel qualcuno ha un nome: Gerardo Zitolo che da trent’anni è ormai divenuto foggiano (nato a Melfi il 21 .11.61) dopo aver lavorato come archivista all’AIAS. Molti di noi lo ricordiamo davanti a palazzo Dogana sulla sua variopinta sedia a rotelle.
Gli anni passano ed i problemi aumentano così si è rivolto a me per raccontarmi dei suoi attuali problemi: la sua casa (in affitto da trent’anni) adibita ad uso commerciale non può essere da lui più abitata; i vigili gli dicono di lasciarla …la sua compagna è anche affetta da disturbi di accumulatrice seriale… adesso però per paura di andare in una casa famiglia “Si comporta bene” ed è tutto più in ordine.
Vista la precaria situazione ha provato a cercare un'altra abitazione idonea ai suoi bisogni (bagno adatto ad un diversamente abile, come richiedono gli assistenti sociali). Vorrebbe anche pagare, ma per acquistarla (trentacinquemila euro in una traversa di via Nicola Parisi) non ha la somma completa disponibile.
Naturalmente le banche e le finanziarie hanno bisogno di tante garanzie. Non sa più a chi rivolgersi ed è preda di un forte scoraggiamento, (depressione) gli hanno proposto di andare in una struttura come l’U.A.L. e la sua compagna in una casa famiglia. Ma, vista anche l’età ha voglia di essere ancora indipendente!
Se qualcuno di voi pensa che una telefonata sia di aiuto potrebbe chiamarlo al 3280367272.
Ringraziando tutti coloro che hanno avuto il tempo necessario, porgo distinti saluti.
Giuseppe Lacertosa».
La vicenda di seguito riguarda un diversamente abile, seduto su una sedia a rotelle. Lui è Gerardo Zitolo, foggiano d’adozione da trent’anni e melfitano di nascita, ormai quasi alla soglia dei 65 anni. Non è solo, ha una compagna, anch’ella bisognosa d’aiuto. A Foggia tutti lo conoscono.
Il dramma è che Zitolo rimarrà senza casa e finora nessuno se n’è occupato. Si è rivolto al buon Giuseppe Lacertosa, sempre in prima linea per un aiuto a chi ne ha bisogno specie se affetto da qualche grave problema di salute. Giuseppe non si è tirato indietro, come sempre, e ha già fornito un suo aiuto ma chiede alla società civile foggiana uno sforzo ulteriore per Gerardo.
Il 25 aprile 2025, sui social, GIuesppe lancia un appello, come al solito raccolto solo dai media non da chi potrebbe conferire a Gerardo Zitolo l’aiuto richiesto. Lo fa con una Lettera Aperta alla città.
Eccola
«Signore… sei incredibile!!
Cari amici,
scrivere è sempre stata una mia passione che, unita a quella della fotografia, mi è servita a volte per cercare di aiutare qualcuno! Oggi, dopo aver recitato il santo rosario, costretto a star fermo per una fastidiosa tallonite, risolvo i miei problemi impegnandomi a cercare di aiutare qualcuno (avendo ricevuto una telefonata).
Oggi quel qualcuno ha un nome: Gerardo Zitolo che da trent’anni è ormai divenuto foggiano (nato a Melfi il 21 .11.61) dopo aver lavorato come archivista all’AIAS. Molti di noi lo ricordiamo davanti a palazzo Dogana sulla sua variopinta sedia a rotelle.
Gli anni passano ed i problemi aumentano così si è rivolto a me per raccontarmi dei suoi attuali problemi: la sua casa (in affitto da trent’anni) adibita ad uso commerciale non può essere da lui più abitata; i vigili gli dicono di lasciarla …la sua compagna è anche affetta da disturbi di accumulatrice seriale… adesso però per paura di andare in una casa famiglia “Si comporta bene” ed è tutto più in ordine.
Vista la precaria situazione ha provato a cercare un'altra abitazione idonea ai suoi bisogni (bagno adatto ad un diversamente abile, come richiedono gli assistenti sociali). Vorrebbe anche pagare, ma per acquistarla (trentacinquemila euro in una traversa di via Nicola Parisi) non ha la somma completa disponibile.
Naturalmente le banche e le finanziarie hanno bisogno di tante garanzie. Non sa più a chi rivolgersi ed è preda di un forte scoraggiamento, (depressione) gli hanno proposto di andare in una struttura come l’U.A.L. e la sua compagna in una casa famiglia. Ma, vista anche l’età ha voglia di essere ancora indipendente!
Se qualcuno di voi pensa che una telefonata sia di aiuto potrebbe chiamarlo al 3280367272.
Ringraziando tutti coloro che hanno avuto il tempo necessario, porgo distinti saluti.
Giuseppe Lacertosa».
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