Caso Denisa Adas: ipotesi di sequestro a Prato, accertamenti sulla madre e su un legale italiano

 

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Scomparsa a Prato: Denisa Adas al centro di un’indagine per sequestro. Accertamenti anche sulla madre

Emergono nuovi elementi sul caso della scomparsa di Denisa Maria Adas, la trentenne di origine romena svanita nel nulla tra il 15 e il 16 maggio a Prato. La Procura della Repubblica di Prato sta verificando l’ipotesi che dietro la sparizione vi sia un’azione organizzata da cittadini romeni, potenzialmente su indicazione di un avvocato italiano.

Nel corso delle indagini, coordinate dal pubblico ministero Luca Tescaroli, è stata disposta una perquisizione domiciliare a carico della madre della donna, Maria Cristina Paun, 49 anni, residente a Roma. L’ispezione è stata condotta nell’appartamento condiviso con la figlia, nel quartiere Torpignattara, da un nucleo interforze dei carabinieri di Prato, Firenze e Roma. La madre è attualmente indagata per presunte dichiarazioni fuorvianti agli inquirenti.

Secondo quanto ricostruito finora, Paun sarebbe venuta a conoscenza di elementi rilevanti riguardanti la sorte della figlia ma non li avrebbe comunicati tempestivamente alle autorità. In particolare, avrebbe riferito a persone di sua fiducia che un professionista italiano l’avrebbe rassicurata sul fatto che Denisa fosse ancora viva. Queste confidenze sono poi state portate all’attenzione degli inquirenti.

Il sospetto investigativo – ancora in fase di verifica – è che Denisa possa essere stata prelevata con la forza a Prato da un gruppo di connazionali, in esecuzione di un piano ideato da terzi. Gli accertamenti proseguono per chiarire la dinamica dei fatti e definire le eventuali responsabilità penali.

Il caso resta aperto e le indagini si concentrano anche sulla ricostruzione dei contatti della giovane e sull’identità del professionista menzionato, il cui ruolo è ancora oggetto di approfondimento.