Conclave 2025. Non buona la prima
Il Conclave 2025 è ufficialmente iniziato. A Roma, nella solennità della Cappella Sistina, è iniziato uno dei momenti più delicati e simbolici per la Chiesa cattolica: l’elezione del nuovo Papa.
Sono 133 i cardinali elettori, provenienti da ogni angolo del mondo, chiamati a scegliere il successore di Francesco, scomparso lo scorso 21 aprile. Storicamente questo è il secondo conclave svolto durante un Anno Santo.
La giornata si è aperta con una messa nella Basilica di San Pietro, durante la quale è stato rinnovato l’impegno all’unità e alla responsabilità spirituale. Poi, in un silenzio carico di attesa, i cardinali hanno varcato le soglie della Sistina, pronti a vivere giorni di preghiera, confronto e discernimento. Dopo aver invocato i Santi e dopo aver invocato lo Spirito Santo si è proceduto al solenne giuramento rigorosamente in latino. Poi alle ore 17:43 monsignor Ravelli ha pronunciato l' "Extra omnes" (fuori tutti) che segna l'inizio del conclave.
L'accesso è blindato, i dispositivi elettronici sigillati: dentro quelle mura, ogni parola pesa.
Il primo scrutinio non ha portato all’elezione. La fumata nera che si è alzata nel cielo di Roma alle ore 21:00 ha confermato ciò che molti si aspettavano: la scelta del nuovo Pontefice richiederà ancora tempo. È un segnale di un confronto aperto, forse di divergenze sui profili e sui percorsi da seguire. Ma anche di un cammino condiviso che, come spesso accade, ha bisogno del suo tempo.
Nel frattempo, i fedeli si radunano in Piazza San Pietro, gli occhi puntati sul comignolo, in attesa di quel segnale bianco che annuncerà una nuova guida spirituale per oltre un miliardo di cattolici nel mondo.
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