Denaro riciclato e trasferito all’estero: 8 arresti a Treviso
Sono cittadini italiani e cinesi, gli otto arrestati dalla Squadra mobile di Treviso perché accusati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro e al suo trasferimento fraudolento all’estero.
Mediante l’attività d’indagine dell’operazione denominata “Tesori d’oriente”, gli investigatori della Questura hanno scoperto che agli appartenenti al gruppo criminale veniva consegnato denaro contante da parte dei titolari di esercizi commerciali. I soldi raccolti, previo trattenimento di una percentuale, venivano successivamente inviati all’estero sfruttando imprenditori del nord Italia che con transazioni finanziarie fraudolente permettevano l’operazione. Gli arrestati raccoglievano denaro principalmente tra le province di Treviso e Padova ma gli agenti hanno ricostruito legami anche nelle altre province del Veneto, in alcune del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna.
Il denaro proveniva da commercianti cinesi, titolari sia di attività lecite come ristoranti e negozi di abbigliamento sia di attività illecite come centri massaggi all’interno dei quali veniva sfruttata o favorita la prostituzione.
I vertici dell’organizzazione erano cittadini cinesi, a loro volta titolari di alcuni bar o sale slot machine mentre gli imprenditori italiani coinvolti erano attivi nel settore del recupero e smaltimento di materiale ferroso.
All’operazione hanno partecipato i poliziotti delle Squadre mobili delle province interessate, del Reparto prevenzione crimine Veneto e i militari della Guardia di finanza con le unità cinofile specializzate nella ricerca di denaro contante.
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