Dieselgate, condannati quattro ex manager Volkswagen
Una delle vicende più controverse dell’industria automobilistica europea conosce oggi una nuova svolta giudiziaria. Il tribunale tedesco di Braunschweig ha emesso la condanna per quattro ex manager del gruppo Volkswagen, coinvolti nel procedimento legato alla manipolazione dei test sulle emissioni dei motori diesel.
Al termine del processo, due imputati sono stati condannati a pene detentive effettive, mentre per altri due è stata applicata la sospensione condizionale della pena. Le accuse riguardano il ruolo attivo nella falsificazione dei dati relativi ai livelli di emissioni inquinanti, presentati come conformi ai limiti di legge, ma in realtà alterati grazie a un software installato nei veicoli.
Lo scandalo, esploso nel 2015 dopo un’indagine condotta dall’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (EPA), ha evidenziato un meccanismo sistematico di elusione dei controlli, mettendo in discussione l’affidabilità dei sistemi di omologazione delle case automobilistiche e aprendo la strada a inchieste su scala globale.
Volkswagen, all’epoca dei fatti, riconobbe pubblicamente le irregolarità e avviò un piano di ristrutturazione interna e risarcimento, che ha comportato costi miliardari e un duro colpo alla reputazione del marchio. Con questa sentenza, la magistratura tedesca prosegue nell'accertamento delle responsabilità personali legate alla vicenda.
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