Elezioni Comunali 2025: svolta a Genova, il centrosinistra si riprende la città. Ravenna confermata, Taranto e Matera al ballottaggio
Elly Schlein, “Il PD cresce di otto punti e si afferma come primo partito. Uniti si vince”
Il primo turno delle elezioni amministrative 2025 consegna un segnale politico netto: il centrosinistra riconquista Genova, mantiene il controllo su Ravenna e parte in vantaggio nei ballottaggi previsti a Taranto e Matera. L'affluenza si mantiene stabile, mentre le forze politiche riflettono su alleanze e strategie in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Genova cambia guida: vince Silvia Salis
A Genova, la candidata sostenuta da una coalizione ampia che comprende Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e altre forze civiche e progressiste, Silvia Salis, ha superato il 50% dei consensi al primo turno, battendo il candidato del centrodestra Pietro Piciocchi, fermo al 43%. La città ligure era l’unico capoluogo in questa tornata elettorale amministrato dal centrodestra e la posta in gioco era alta per entrambi gli schieramenti, che si sono presentati uniti. Il risultato di Salis, figura con un forte profilo civico, ha rafforzato l’idea di un'alleanza competitiva tra le opposizioni.
Ravenna resta saldamente al centrosinistra
Con oltre il 58% delle preferenze, Alessandro Barattoni è stato confermato alla guida di Ravenna. Il centrodestra si è presentato diviso: Nicola Grandi (FdI e Forza Italia) ha raggiunto il 24%, mentre Alvaro Ancisi, sostenuto dalla Lega, si è fermato al 6%. L’ampio margine di vittoria riflette una continuità amministrativa consolidata.
Ballottaggi decisivi a Taranto e Matera
A Taranto sarà il candidato sostenuto da PD e AVS, Piero Bitetti, ad affrontare il secondo turno. Bitetti ha ottenuto una solida affermazione sopra il 35%. A contendergli la poltrona da sindaco saranno con ogni probabilità Luca Lazzaro, sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia, o il civico Francesco Tacente, vicino alla Lega, entrambi sopra il 20%.
A Matera, la sfida vede Roberto Cifarelli, consigliere regionale e volto del centrosinistra, al comando con oltre il 40%, mentre Antonio Nicoletti (FdI e FI) insegue al 37%. In entrambe le città il Movimento 5 Stelle ha corso in autonomia, non riuscendo ad accedere al ballottaggio.
Affluenza stabile, attenzione ai referendum di giugno
La partecipazione al voto nei 126 comuni interessati si è attestata al 56,29%, sostanzialmente in linea con la precedente tornata (56,32%). Un dato che viene letto con interesse anche alla luce dei referendum su cittadinanza e lavoro previsti per l’8 e 9 giugno, che saranno validi solo con il raggiungimento del quorum del 50%. Riccardo Magi, segretario di +Europa, si è detto fiducioso sulla partecipazione.
Le reazioni politiche: unità e sfide future
Nel centrosinistra si consolida la linea del “campo largo”, sostenuta con forza dalla segretaria del PD Elly Schlein, che ha rivendicato i risultati di Genova e Ravenna come conferma della bontà della strategia unitaria: “Il PD cresce di otto punti e si afferma come primo partito. Uniti si vince”.
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha posto l’accento sul profilo civico di Silvia Salis, considerandolo un esempio di proposta politica inclusiva e radicata nei territori.
Non sono mancate le riflessioni all’interno dell’area riformista. Matteo Renzi (Italia Viva) ha sottolineato l'importanza di superare veti e divisioni, mentre Carlo Calenda (Azione) ha ribadito la necessità di candidati credibili e competenti per attrarre il consenso degli elettori.
Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, co-portavoce di AVS, guardano già al futuro nazionale: “La destra può essere battuta. Dopo Genova, il nostro obiettivo è un cambiamento più ampio nel Paese”.
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