Guerra in Ucraina, cade un volontario italiano: gelo tra USA e G7 sul sostegno a Kiev
La guerra in Ucraina prosegue senza sosta, e con essa si allunga la lista di cittadini stranieri coinvolti direttamente nel conflitto. Antonio Omar Dridi, cittadino italiano che aveva scelto di unirsi alle forze a difesa di Kiev, è stato dichiarato deceduto sul campo. La notizia è stata confermata dall’organizzazione Memorial, che coordina l’attività di diversi volontari internazionali. Dridi risultava disperso dallo scorso marzo. Con lui, salgono a cinque gli italiani che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio della guerra.
Nel frattempo, sul piano internazionale, si aprono crepe all’interno del G7. Secondo quanto riportato dal sito statunitense Politico, gli Stati Uniti avrebbero espresso riserve sull’inserimento di un rafforzamento esplicito del supporto a Kiev nel documento finale attualmente in discussione tra i ministri delle Finanze riuniti in Canada. Washington, inoltre, sarebbe cauta nell’utilizzare espressioni che qualifichino l’invasione russa come “illegale”, un linguaggio che potrebbe irrigidire ulteriormente i rapporti diplomatici già tesi.
In un contesto che resta instabile, si registrano aperture di dialogo. Dopo un colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Donald Trump, Mosca ha fatto sapere – per voce della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova – di essere disponibile a riaprire un canale di comunicazione diretto con Kiev, rimettendo però l'iniziativa nelle mani ucraine.
Anche l’Italia prova a contribuire alla de-escalation. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto una conversazione con Papa Francesco, durante la quale è emersa la disponibilità della Santa Sede a ospitare eventuali incontri di dialogo tra le parti.
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