La cocaina correva sull’asse Foggia-Val d’Agri: agente della Locale tra i 18 arrestati per traffico di droga
Un intreccio pericoloso tra criminalità e istituzioni è stato smascherato nelle scorse ore in un’operazione che ha coinvolto le province di Potenza e Foggia. Un'inchiesta portata avanti con riserbo dai Carabinieri, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, ha svelato una rete ben organizzata di traffico di stupefacenti. Il bilancio è pesante: 18 arresti e una scia di accuse gravi, che gettano ombre anche su chi indossa una divisa per servire lo Stato.
L’indagine ha messo a nudo due organizzazioni parallele che gestivano il mercato della droga tra la Val d’Agri, l’area di Picerno e parte della provincia di Foggia. Cocaina, hashish e marijuana viaggiavano lungo un asse ben oliato, coperto da una rete di spacciatori e intermediari.
Tra i nomi finiti nella rete degli inquirenti, spicca quello di un agente della Polizia Locale, accusato non solo di connivenza con i gruppi criminali, ma anche di aver abusato del proprio ruolo istituzionale per favorire l'organizzazione. Gli inquirenti gli contestano l’accesso illegale alla banca dati della Motorizzazione Civile e l’uso improprio di risorse pubbliche. Un colpo durissimo all'immagine delle forze dell'ordine, che in larga parte restano presidio leale di legalità, ma che mostrano come anche le divise possano talvolta essere macchiate da interessi personali e compromessi oscuri.
Due dei principali sospettati sono risultati essere residenti a Foggia: un uomo di 40 anni e una donna di 45, considerati nodi centrali nella gestione degli approvvigionamenti e nei contatti tra i gruppi. La droga partiva dal Tavoliere per approdare nel cuore della Basilicata, con ramificazioni che interessavano anche altri territori del Centro-Sud.
A delineare il quadro sarà la conferenza stampa convocata dal Procuratore distrettuale facente funzioni, dott. Maurizio Cardea, che chiarirà ulteriormente ruoli, responsabilità e possibili sviluppi.
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