Pedagogia scolastica e sede Arpal Foggia nelle discussioni della VI commissione Puglia
Si sono appena concluse le audizioni in VI Commissione Regione Puglia, presieduta da Lucia Parchitelli. All’ordine dei lavori tre audizioni per Arpal, Agenzia regionale pe le politiche attive del lavoro, e una relativa all’istituzione dell’Albo dei pedagogisti.
Sede Arpal-Centro per l’impiego di Foggia
I consiglieri Rosa Barone e Antonio Tutolo hanno chiesto l’audizione del direttore generale di Arpal in merito alle condizioni del Centro per l’Impiego della Città di Foggia, definite da Barone, gravemente disagevoli, con spazi insufficienti, situazioni di precarietà e carenze igieniche.
Il direttore generale Budano ha confermato il disagio esistente, anche perché in quella sede – ha spiegato - sono confluiti gli addetti del centro di coordinamento provinciale, dopo essere stati sfrattati dalla sede a loro data precedentemente dalla Provincia di Foggia.
Ha però annunciato che con il piano di potenziamento aggiornato è stato previsto un finanziamento di quattro milioni di euro per una nuova sede, da reperire con formula “chiavi in mano”. L’avviso sarà ripubblicato entro le prossime due settimane e dovrebbe portare – salvo gara deserta – ad avere entro giugno 2026 una sede idonea sia per il centro per l’impiego sia per il centro di coordinamento.
Barone è poi tornata su un tema già affrontato anche con i sindacati e in II Commissione, relativo ai criteri di attribuzione degli incarichi e alla loro ripartizione territoriale. Barone ha evidenziato la pressoché totale mancanza di elevate qualificazioni e incarichi dirigenziali del Foggiano. Budano ha assicurato che in sede di macro-organizzazione – imminente, perché la precedente risale al 2019 – si terrà conto del criterio della prossimità dei servizi e della valorizzazione delle risorse territoriali.
Valorizzazione ruolo dei pedagogisti nele istituzioni scolastiche
Su richiesta del consigliere renato Perrini, e a seguito di una precedente seduta in merito alla valorizzazione del ruolo dei pedagogisti e al loro inserimento nel sistema scolastico, si è proceduto all’ascolto del responsabile dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, dei rappresentati della Università pugliesi e della rappresentante della sezione Istruzione e Università al fine di rivedere la normativa vigente al fine di valorizzare la figura del pedagogista.
Per l’ufficio scolastico regionale è intervenuto Francesco Forviano, evidenziando la estrema genericità della legge 55 dell’aprile 2024 che dovrebbe essere declinata con norme attuative.
I rappresentanti i delle università di Foggia, Bari, Lum e Salento hanno assicurato la propria collaborazione per individuare percorsi idonei alla valorizzazione delle figure dei pedagogisti nelle istituzioni scolastiche e in tutto il sistema educativo sociale, rimarcando il grande impegno delle università nel rimodulare i curricula formativa di queste figure professionali.
La dirigente della sezione Istruzione e Università Marella Lamacchia ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro per verificare le proposte praticabili, nell’ambito delle ridotte competenze della Regione in materia, ma con la disponibilità , in accordo con Ufficio scolastico regionale, a contribuire in modo concreto per giungere all’utilizzo efficace dei pedagogisti nel sistema scolastico.
Perrini ha rimarcato che occorre comunque cominciare presto, in modo da giungere a settembre con dei ruoli chiari. “Se poi, come è stato detto – ha concluso il consigliere – è necessario fare dei passaggi politici, anche con attività legislative, io posso procedere senza difficoltà , sulla base delle vostre proposte, alcune emerse già in questa sede, altre che saranno frutto degli approfondimenti del gruppo di lavoro”.
Formatori storici
La necessità di avere aggiornamenti in merito al futuro degli ex formatori ed ex somministrati Arpal è stata al centro delle audizioni richieste sia dalla presidente Parchitelli sia dal consigliere Alessandro Leoci.
“L’audizione odierna è in aggiornamento rispetto a quella del 26 febbraio – ha spiegato Parchitelli – quando con il presidente del comitato Sepac, Leo Caroli, l’assessore Sebastiano Leo, il presidente e i direttore generale di Arpal si era convenuto di procedere rapidamente ad un bando che avrebbe valorizzato l’esperienza dei ‘formatori storici’, consentendo loro continuità lavorativa alo scadere dell’appalto”.
Come ha spiegato Parchitelli nella sua richiesta di audizione, i "formatori storici" sono quelli degli enti EPCPEP e AgeForM, in origine iscritti all'Albo regionale dei formatori, chiuso nel 2001. Dal 2015 i "formatori storici" sono in servizio nei Centri per l'Impiego (CPI) della Puglia, negli anni passati tramite convenzioni stipulate tra enti di appartenenza e Regione Puglia e dal 6 giugno 2024 tramite affidamento di appalto Arpal alla RTI EPCPEP-AgeForm, avente ad oggetto "servizio integrato di assistenza, consulenza e supporto agli uffici di carattere informativo, di accoglienza e prima informazione, di orientamento specialistico, di avviamento alla formazione, di supporto all'inserimento o al reinserimento lavorativo attraverso l'attivazione di tirocini". Il contratto di appalto, prorogato con atto dirigenziale n.1251 del 4/12/2024, scade il 5 giugno e in assenza di ulteriori proroghe (escluse nella seduta precedente dall’assessore Leo) e di idonee misure di reinserimento lavorativo, i lavoratori sono destinati alla Naspi.
Il direttore generale di Arpal, Gianluca Budano ha però riferito che il bando ipotizzato dal tavolo Sepac, che prevedeva quale requisito di accesso otto anni di esperienza non è ritenuto ammissibile secondo il parere dell’Avvocatura regionale per evidente illogicità , trattandosi di profili di istruttori del mercato del lavoro, addetti pal (politiche attive del lavoro) destinati alla realizzazione di un contact center regionale. Nel parere dell’Avvocatura si suggerisce invece – ha riferito Budano – di ridurre il requisito di accesso a massimo tre anni di esperienza, facendo valere poi i titoli come punteggio equivalente a un massimo 5 anni aggiuntivi. Il tutto previa approvazione di un nuovo regolamento di reclutamento di Arpal.
L’agenzia considera quindi necessaria la valutazione da parte del comitato Sepac, sia al fine di considerare la possibile crisi occupazionale che andrebbe a crearsi date le tempistiche necessarie (almeno cinque mesi) all’espletamento del concorso, sia per ricostruire il tavolo di lavoro sul concorso alla luce del parere dell’Avvocatura.
“Non ritengo che si sia dato seguito all’indirizzo politico tracciato nella precedente seduta della commissione – ha commentato Parchitelli - e ritengo anche che la richiesta del parere all’Avvocatura sia stato presentato e sia giunto con estremo ritardo”. A fronte della rilevata discrepanza Parchitelli e Leoci hanno ritenuto necessario un nuovo aggiornamento alla presenza dell’assessore al lavoro.
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