Per un Mare di Legalità in ricordo di Giovanni Falcone
Oggi, venerdì 23 Maggio, nell’anniversario dell’attentato al giudice Giovanni Falcone e nel quale persero la vita la moglie Francesca Morvillo e la scorta, ci sarà l'attracco della MareNostrum Dike alle ore 9 al Molo Trapezoidale del Porto di Palermo.
Alle ore 9 e 30 inizieranno a salire a bordo gli studenti siciliani che a gruppi visiteranno l’imbarcazione divenuta luogo di conferenze e di conoscenza. Saranno ben 200 oltre ai dirigenti scolastici e al corpo docente. Con loro anche striscioni, slogan, messaggi, poesie, lettere dedicate a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, alla scorta, alle vittime di mafia.
La MareNostrum era salpata il 19 Maggio da Napoli. Poi il 27 Maggio a Messina, il 31 Maggio a Vibo Valentia, il 4 Giugno a Salerno dove i ragazzi potranno ammirare i fondali e il patrimonio marino attraverso una mostra immersiva.
Giuseppe Esposito (MareNostrum che ha percorso la tratta da Napoli a Palermo) : “Oggi è MareNostrum Dike ed è un luogo ma un simbolo di legalità. Un bene confiscato alla delinquenza, oggi, grazie a questa nascita di una sua nuova vita, rappresenta un qualcosa di diverso. Una volta era disperazione, oggi è speranza, luce, conoscenza, tutela anche dell’ambiente”.
Alle ore 17 e 58, tutti i presidenti delle sedi siciliane di Archeoclub d’Italia, ma anche autorità civili e vertici nazionali, si raccoglieranno in silenzio!
Fortunata Flora Rizzo (Vice – Presidente Nazionale di Archeoclub d’Italia e Responsabile Grandi Progetti ) : “Alle ore 9 e 30 avremo l’arrivo delle scuole. Ben 200 studenti saliranno a bordo e parleremo loro di come si possa passare dall’illegalità alla legalità. Nel pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria della Catena, piazzetta della Dogana, nei pressi della Cala, dalle 16.00 alle 18.30 si svolgerà l'incontro sul tema: "La cultura del Mare. Conoscenza, legalità e tutela". Alle 17.58 (nel momento in cui avvenne la strage di Capaci) ci fermeremo e osserveremo un minuto di silenzio”.
"Il viaggio, il mare, l’incontro con la gente, é la modalità che l'Archeoclub d’Italia ha scelto per testimoniare, per narrare, il valore della legalità. Come gli antichi navigatori greci, di porto in porto, presentiamo un patrimonio di esperienze positive come quella di Giovanni Falcone, che riecheggia per l’eternità. Crediamo nell’utilità della storia, nella necessità di sostenere la conoscenza, di coltivare la memoria . Desideriamo essere i custodi di una tradizione secolare di viaggiatori e di portatori di bellezza. Il viaggio siciliano è ormai una tradizione che coltivano con grande passione, per incontrare le nuove generazioni, le istituzioni, la gente. Navigando lungo la costa, portando le idee più vive e preziose: legalità e passione. Ripercorrendo il mare esattamente come narra Kostantino Kavafis nella poesia Itaca”. Lo ha affermato Francesco Finocchiaro, siciliano, esponente della Direzione Nazionale Archeoclub d’Italia, a poche ore dalla Giornata della Legalità.
Un evento supportato, patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Era Oceanis 473, confiscata in Sicilia, ora ritorna in Sicilia come simbolo di legalità! Era degli scafisti, oggi è per i giovani che credono nel riscatto!
"Quando era Oceanis 473, quando è stata ispezionata la prima volta da MareNostrum – Archeoclub d’Italia vedeva un ammasso di sporcizia all’interno, non c’era la tavola dei venti, l’apparecchiatura era praticamente sfondata. Abbiamo risistemato tutto quanto fosse possibile risistemare ed oggi è MareNostrum Dike che rappresenta un punto di incontro per i ragazzi dell’area penale. Loro devono imparare che le regole che vanno rispettate sia fuori che dentro la barca sono praticamente le stesse, nel senso che non si può camminare come vogliamo. La barca è un ottimo vettore – ha dichiarato Giuseppe Esposito di MareNostrum – Archeoclub d’Italia che ha compiuto l’intera navigazione a bordo della MareNostrum Dike, partendo da Napoli il 19 Maggio - un elemento catalizzante, si fa squadra sulla barca con gli spazi a disposizione e dunque in spazi ristretti. Non si deve andare ad alterare la libertà di chi è con te e iniziamo da questo. L’Oceanis 473 a bordo aveva 104 persone circa perchè gli scafisti, "trafficavano” donne, bambini, anziani, veniva dalla Turchia con ben cinque giorni di navigazione ed è stata bloccata a circa 30 miglia a sud di Pozzallo dalla Guardia di Finanza e queste persone sono state tratte in salvo. Oggi è MareNostrum Dike ed è un luogo ma un simbolo di legalità. Un bene confiscato alla delinquenza, oggi, grazie a questa nascita di una sua nuova vita, rappresenta un qualcosa di diverso. Una volta era disperazione, oggi è speranza, luce, conoscenza, tutela anche dell’ambiente”.
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