Puglia. Piemontese: “Programmazione triennale e stop al tetto sulla mobilità attiva per la sanità accreditata” - NOC Press

Puglia. Piemontese: “Programmazione triennale e stop al tetto sulla mobilità attiva per la sanità accreditata”


Programmazione triennale della spesa sanitaria per la sanità accreditata - ricoveri e specialistica ambulatoriale- e conferma dell’abolizione del tetto alla mobilità attiva per le prestazioni sanitarie di media e alta complessità, introdotta nell’ultima legge di bilancio grazie a un emendamento regionale presentato dall’assessore alla sanità della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.

È stato lo stesso assessore a illustrare le linee guida della nuova programmazione nel corso degli incontri tenuti questa mattina nella sede dell’Assessorato in via Gentile, alla presenza dei rappresentanti delle case di cura, della specialistica ambulatoriale e degli enti ecclesiastici.

“È un importante elemento di novità rispetto al passato. Prima si procedeva annualmente alla sottoscrizione dei contratti; con questa misura intendiamo offrire maggiore stabilità sia alle strutture sanitarie sia agli operatori che vi lavorano, con l’obiettivo primario di garantire servizi sanitari sempre più efficienti e accessibili ai cittadini pugliesi”, ha dichiarato l’assessore Piemontese.

Un’altra importante novità riguarda la conferma dell’abolizione del tetto alla mobilità attiva, che fino ad oggi aveva limitato l’attrattività delle strutture sanitarie pugliesi nei confronti di pazienti provenienti da altre regioni, in particolare per le prestazioni di media e alta complessità.
Nonostante le iniziali osservazioni del Governo nazionale, la norma non è stata impugnata ed è quindi pienamente in vigore.
“Questa misura – sottolinea l’assessore – avrà un impatto concreto: potrà contribuire a ridurre il disavanzo della mobilità passiva, valorizzare l’attrattività della nostra sanità e rafforzare il diritto alla cura per tutti, in attesa di un accordo su base nazionale”.

Infine, l’assessore ha richiamato l’attenzione sul tema del rinnovo del contratto collettivo del comparto sanità, che riguarda infermieri, operatori socio-sanitari e altre figure professionali dell’ospedalità privata: “Auspichiamo che ciascuno faccia la propria parte e che dal Governo nazionale arrivino le risorse adeguate da destinare ai lavoratori, al fine di aggiornare i loro contratti”.

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