Un invito alla comunicazione di pace: il messaggio di papa Leone XIV ai giornalisti
In un incontro con i rappresentanti dei media di tutto il mondo, è stato rivolto un appello forte e chiaro: promuovere una comunicazione che favorisca la pace, il dialogo e la verità . Il discorso ha ringraziato i giornalisti per il loro lavoro durante un periodo cruciale per la Chiesa, sottolineando il valore della loro presenza e del loro impegno nel raccontare eventi complessi con equilibrio e rispetto.
È stato ricordato che chi lavora nell’informazione ha una grande responsabilità : le parole possono costruire ponti oppure alimentare conflitti. Per questo è importante scegliere uno stile comunicativo che rifiuti l’aggressività , la competizione sterile e la disinformazione, privilegiando invece l’ascolto, la comprensione e la ricerca onesta dei fatti.
Un passaggio centrale del messaggio ha riguardato la situazione di numerosi giornalisti detenuti in varie parti del mondo a causa del loro lavoro. È stata espressa vicinanza e solidarietà , chiedendone la liberazione e riconoscendone il coraggio. La libertà di stampa, infatti, è vista come condizione essenziale per garantire il diritto delle persone a essere informate e quindi libere di scegliere.
Il discorso ha anche toccato il ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, che devono essere utilizzate con consapevolezza e responsabilità per il bene comune. La comunicazione, si è detto, non consiste solo nel trasmettere dati, ma nel creare spazi di confronto autentico, capaci di dare voce anche a chi normalmente non ce l’ha.
L’invito finale è stato quello di continuare a raccontare il mondo con uno sguardo aperto, costruttivo e rispettoso, scegliendo ogni giorno una comunicazione che semini pace, piuttosto che divisione.
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