Approvata la legge regionale sul Terzo Settore: “Un nuovo patto tra istituzioni e comunità”
Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato oggi in via definitiva la legge per la promozione e valorizzazione del Terzo Settore, soddisfacendo le aspettative di oltre 8.500 organizzazioni tra associazioni di volontariato, imprese sociali e enti filantropici.
. Un risultato importante, frutto di un percorso condiviso iniziato nel 2023 con l’avvio del Tavolo del Terzo Settore, portato poi in Giunta nel marzo 2024 dall’allora assessora Rosa Barone.
La nuova norma rappresenta un riconoscimento formale e sostanziale del ruolo centrale del Terzo Settore nella costruzione del benessere collettivo, e pone le basi per un nuovo modello di welfare regionale partecipato, fondato su corresponsabilità, collaborazione e inclusione. Il testo punta a rafforzare il rapporto tra enti pubblici e mondo del non profit attraverso strumenti come la coprogrammazione e la coprogettazione, con linee guida omogenee e una cornice normativa certa.
Tra le novità più rilevanti:
- l’istituzione del Tavolo regionale del Terzo Settore, luogo permanente di confronto con la Regione;
- la nascita dell’Osservatorio regionale per il monitoraggio e la valutazione dell’impatto sociale delle attività degli enti;
- la valorizzazione delle forme di cittadinanza attiva e della cultura del dono;
- interventi concreti per contrastare le povertà educative, la violenza di genere, e favorire l’inclusione delle persone con disabilità e la conciliazione vita-lavoro.
Una legge che riconosce il Terzo Settore non solo come erogatore di servizi, ma come alleato strategico della pubblica amministrazione per affrontare le fragilità sociali e costruire comunità più coese e resilienti. “Questa è la visione di una Puglia che non lascia indietro nessuno – ha dichiarato il presidente della Regione Michele Emiliano –. Il Terzo Settore è una risorsa insostituibile, e con questa legge celebriamo un vero patto tra società civile e istituzioni”.
Lucia Parchitelli (PD), vicesegretaria regionale, ha sottolineato che la legge “non si limita a ‘sostenere’ il Terzo Settore, abbiamo scelto di riconoscerlo come parte viva e strutturale della costruzione del bene comune. … È questo il cuore della Legge… nata dal basso”
PierLuigi Lopalco (PD) ha evidenziato l’importanza della “capillare rete di protezione sociale”, frutto di un processo partecipato che ha coinvolto migliaia di realtà associative in Puglia.
Il disegno di legge, avviato nel 2023 e approvato in Giunta nel marzo 2024, ha subito un rallentamento solo nell’Aula finale, quando un emendamento del centrodestra – su questioni relative alla candidatura dei sindaci – ha rischiato di far saltare l’intesa politica. Tuttavia, il centrosinistra ha garantito la presenza in aula e il numero legale, confermando l’impegno “senza giochi politici su temi così fondamentali”.
Con l’approvazione di questa legge, la Puglia avvia un nuovo modello di welfare “partecipato e generativo”, fondato su co-progettazione, responsabilità condivise e monitoraggio costante. È rivolto alla promozione sociale, alla solidarietà attiva e alla costruzione di comunità resilienti e inclusive.
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