Champions League, notte amara per l’Inter: il PSG trionfa 5-0. Resta l’orgoglio, ma sfuma il premio milionario - NOC Press

Champions League, notte amara per l’Inter: il PSG trionfa 5-0. Resta l’orgoglio, ma sfuma il premio milionario

 


La notte di Monaco, che avrebbe potuto riportare l’Inter sul tetto d’Europa tredici anni dopo Madrid, si è trasformata in un incubo sportivo. Il Paris Saint-Germain ha travolto i nerazzurri con un netto 5-0 nella finale della UEFA Champions League 2024/25, disputata sabato 31 maggio all’Allianz Arena. Una sconfitta pesante, nel punteggio e nell’impatto emotivo, che però non cancella un cammino europeo straordinario.

Il dominio parigino
Il PSG ha preso il controllo del match sin dai primi minuti, sfruttando la qualità superiore dei suoi uomini chiave.


LA PARTITA


Se alla vigilia avessero chiesto a un tifoso del Paris Saint-Germain e a uno dell'Inter di mettere in piazza rispettivamente il più bel sogno possibile e il peggiore incubo in vista della finale di Champions di Monaco di Baviera, probabilmente nessuno dei due avrebbe avuto la forza, il coraggio e al contrario il pessimismo per disegnare un risultato storico come il 5-0 con cui i ragazzi di Luis Enrique hanno demolito le convinzioni e l'orgoglio della formazione di Simone Inzaghi. Una "Manita" storica per dirla nell'idioma dell'architetto della squadra parigina, un divario mai visto a questo livello nella storia.

Per l'Inter, purtroppo per i suoi tifosi, è difficile parlare di una serata storta. Semplicemente quella contro il Psg è s tata una partita in cui la differenza in campo si è vista subito, fin dalle prime battute. Differenza di ritmo, di convinzione, di tecnica e di condizione fisica e mentale che col passare dei minuti anziché livellarsi, passato l'impatto emotivo con la storia, è andata ad aumentare fino a diventare irrecuperabile.

Irrecuperabile come un 5-0 scritto nell'albo d'oro che se è vero che da una parte tende a ricordare solamente chi vince, come da mantra dei prepartita di ogni atto finale, dall'altra parte consegna all'Inter un record negativo di cui avrebbe fatto volentieri a meno. La parte brutta, però, è che a conti fatti è anche il riassunto di quanto visto in campo. Con una pressione ultra offensiva e una tecnica di base a tratti imbarazzante per quanto bella e fluida, da Vitinha-Neves al tridente d'attacco, il Psg ha annichilito ogni tentativo di alzare la testa della formazione di Inzaghi, mancata in toto a partire dai propri uomini chiave.

A fare il bello e cattivo tempo a Monaco di Baviera sono stati i ragazzini di Luis Enrique, quasi un paradosso dopo anni di spese folli per una raccolta di figurine infruttuosa a livello europeo. Se a sbloccare il match è stato l'ex di turno Hakimi, che non ha esultato, a dipingere calcio per tutti i novanta minuti sono stati i piccoletti imprendibili: Vitinha e Joao Neves hanno disegnato trame di gioco veloci e precise, Désiré Doué invece si è preso la scena diventando il primo calciatore capace di prendere parte a tre gol in una finale di Champions League con l'assist per l'1-0 e la doppietta subito dopo. Non male per un classe 2005, senza considerare la rete del cinque a zero siglata da Mayulu (2006) dopo il timbro di Kvaratskhelia.

Zittite le critiche, insomma, il Psg si è messo a fare calcio con un progetto serio e vincente, rilanciando con un acquisto top come il georgiano nel mercato di gennaio e alzando l'asticella dopo il quindicesimo posto nella fase campionato, con tanto di rischio di clamorosa eliminazione. Un traguardo inseguito per un decennio abbondante e arrivato, come spesso accade, quando nessuno se lo sarebbe aspettato veramente.

Un cammino da 104 milioni di euro
Nonostante la sconfitta, l’Inter esce dalla Champions con un bilancio economico da top club. Ecco il dettaglio dei premi UEFA guadagnati dai nerazzurri:


  • Quota fissa partecipazione: €15,64 milioni

  • Ranking storico UEFA (decennale): circa €25 milioni

  • Bonus risultati nella fase a gironi (4 vittorie, 1 pareggio): circa €10 milioni

  • Passaggio alla fase a eliminazione diretta:

    • Spareggi girone allargato: €9,6 milioni

    • Ottavi di finale: €10,6 milioni

    • Quarti di finale: €12,5 milioni

    • Semifinali: €15 milioni

  • Bonus marketing pool (diritti tv UEFA): circa €6 milioni stimati


Totale stimato: €104,3 milioni

Una cifra significativa che rappresenta ossigeno puro per il bilancio nerazzurro. Ma perdere la finale ha comportato un mancato incasso di circa €4,5 milioni, il premio destinato alla squadra vincitrice della Champions League, oltre a un bonus variabile legato agli introiti da Supercoppa UEFA e premi sponsor extra in caso di trionfo.

Merito al PSG, Inter da rifondare
Il Paris ha vinto con merito: ha imposto il suo gioco, la sua qualità e ha saputo colpire nei momenti chiave. Per l’Inter resta la consapevolezza di aver raggiunto il massimo livello europeo, ma con ancora un evidente gap da colmare rispetto a certi top club. Il futuro si giocherà sul mercato, ma anche nella capacità di trasformare questa delusione in motivazione.

Per Simone Inzaghi, è la seconda finale di Champions persa in carriera dopo quella del 2023 contro il Manchester City. Il tecnico dovrà ora ricostruire la fiducia e ritrovare nuove soluzioni per restare competitivo.

Il sogno si spegne a Monaco. Ma la strada tracciata resta importante.


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