Crisi in Iran, l’Italia attiva il livello di vigilanza politica e informativa
L’instabilità crescente in Iran riporta l’attenzione della politica italiana su uno scenario geopolitico in continua tensione. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha disposto una riunione ristretta con alcuni ministri chiave e i vertici dell’intelligence nazionale, convocata in videoconferenza nel pomeriggio di oggi.
L'incontro non è frutto del caso. Le ultime evoluzioni della crisi iraniana — tra pressioni interne, agitazioni regionali e segnali che preoccupano le cancellerie europee — impongono una riflessione operativa anche a Roma. Fonti istituzionali riferiscono di un’attenzione costante da parte di Palazzo Chigi, in un clima che impone prudenza, rapidità di valutazione e coordinamento tra le principali articolazioni dello Stato.
Non si tratta solo di un’esercitazione diplomatica. L’eventualità che la crisi degeneri ulteriormente chiama in causa anche i dispositivi di sicurezza, le relazioni bilaterali, e l’impatto sull’approvvigionamento energetico e sulla stabilità del Mediterraneo allargato. Il confronto previsto nelle prossime ore potrebbe tracciare le linee guida per l’eventuale attivazione di misure preventive in ambito strategico, economico e di sicurezza.
In attesa di sviluppi più chiari, l’Italia si prepara a una fase di monitoraggio costante, con l’obiettivo di mantenere un margine di manovra e una lettura autonoma su uno degli scenari più delicati del momento.
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