Duplice morte a Roma: madre e figlia erano americane, caccia all’uomo all’estero - NOC Press

Duplice morte a Roma: madre e figlia erano americane, caccia all’uomo all’estero

 




Le indagini sul drammatico ritrovamento avvenuto nel parco di Villa Pamphili, a Roma, hanno portato a una prima ricostruzione dei fatti e all’identificazione delle vittime: si tratta di una donna e della sua bambina di appena sei mesi, entrambe di nazionalità americana.

La scoperta dei corpi aveva scosso l’opinione pubblica per le sue modalità e per l’assenza iniziale di riferimenti identitari. Oggi, grazie agli accertamenti autoptici e alle attività investigative condotte dagli inquirenti, emergono nuovi elementi su quanto accaduto e sull’uomo attualmente ricercato, anch’egli cittadino statunitense.

Secondo fonti investigative, l'uomo non risulterebbe essere il padre della bambina. Sarebbe invece coinvolto nei fatti con un’accusa di duplice omicidio aggravato. Dopo l'identificazione, si è appreso che avrebbe già lasciato il territorio italiano e si troverebbe attualmente all’estero. Le autorità stanno lavorando in collaborazione con gli organismi internazionali per localizzarlo.

Le analisi medico-legali hanno stabilito che madre e figlia sarebbero morte in momenti diversi, con un intervallo di almeno quattro giorni tra un decesso e l’altro. La bambina presentava segni compatibili con un decesso per soffocamento, preceduto da maltrattamenti fisici. Il suo stomaco risultava vuoto, privo di residui alimentari, segno di un possibile stato di denutrizione nelle ore precedenti alla morte.

Sul corpo della donna non sono stati rilevati segni di lesioni esterne riconducibili ad armi da taglio o da fuoco. Anche in questo caso, l’ipotesi più probabile resta quella di un soffocamento. Gli esami tossicologici hanno escluso l’assunzione di sostanze stupefacenti. Restano in attesa i risultati sulle analisi per eventuali tracce di veleni.

Accanto alla scena del ritrovamento, gli investigatori hanno rinvenuto alcuni oggetti utili a ricostruire il contesto, tra cui resti di una tenda, simile a quelle distribuite dalle associazioni che offrono assistenza a persone in condizioni di disagio abitativo. Non si esclude che la donna fosse arrivata in Italia da poco, forse attraversando l’Europa via terra con mezzi pubblici.

Il caso resta aperto. Le forze dell’ordine stanno vagliando ogni dettaglio utile a chiarire le dinamiche, mentre la rete internazionale di cooperazione giudiziaria è già attiva per ottenere l’estradizione del sospettato.

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