Iran-Israele: la crisi prende forma
Il Medio Oriente torna sull'orlo del conflitto mentre Teheran valuta la sua prossima mossa
La tensione tra Iran e Israele ha raggiunto un nuovo punto critico, con il governo iraniano che si trova sotto una forte pressione interna per rispondere all'ultima azione militare attribuita a Tel Aviv. A Teheran, si susseguono incontri ad alto livello tra i vertici istituzionali e militari, segno che una reazione formale potrebbe essere imminente.
L’opinione pubblica iraniana, anche nelle sue frange meno vicine al potere, chiede una risposta decisa. Fonti locali parlano di un clima cupo e determinato, in cui l’ipotesi di un contrattacco non viene più trattata come una possibilità , ma come una decisione già presa. Resta solo da stabilirne il momento.
Sul piano internazionale, l’Arabia Saudita ha condannato apertamente l’azione israeliana, definendola una violazione delle norme del diritto internazionale. Riad ha chiesto alle istituzioni internazionali di assumersi la responsabilità di fermare l'escalation, sottolineando il rischio di destabilizzazione dell’intera regione.
Nel frattempo, da fonti vicine ai media di Stato iraniani, è arrivata la conferma della morte del generale Mohammad Bagheri, figura di vertice dell’apparato militare iraniano. Dopo ore di incertezza e smentite iniziali, la notizia è stata accettata come veritiera, sebbene il governo non abbia ancora diffuso una dichiarazione ufficiale.
Nonostante la perdita di uomini chiave, la struttura militare iraniana sarebbe ancora pienamente operativa. Lo sostiene Ali Akbar Dareini, esperto del settore strategico con base a Teheran, secondo cui il sistema di comando non risente della caduta di singoli ufficiali. “La catena resta attiva e pronta ad agire, anche in uno scenario in rapido deterioramento”, ha dichiarato.
Secondo Dareini, l’azione israeliana si inserisce in un contesto più ampio, che non può essere ridotto a un singolo episodio. Il riferimento, neppure troppo velato, è agli Stati Uniti, ritenuti a conoscenza dell’attacco e forse parte attiva nella sua pianificazione. La recente evacuazione del personale diplomatico americano in alcune aree sensibili del Medio Oriente aggiunge un ulteriore elemento d’interesse.
Le autorità iraniane hanno nel frattempo invitato la popolazione a mantenere la calma, evitando spostamenti non necessari e seguendo le comunicazioni ufficiali, mentre le squadre di soccorso restano operative nei luoghi colpiti.
In un clima di crescente incertezza, il prossimo passo dell’Iran potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini della regione.
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