Le Città Erniche si candidano a Capitale Italiana della Cultura 2028 - NOC Press

Le Città Erniche si candidano a Capitale Italiana della Cultura 2028

(Città Erniche - Alatri)



È ufficiale: le città di Anagni, Ferentino, Alatri e Veroli – note come le Città Ernichesi candidano congiuntamente al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028. La notizia è stata annunciata dal sindaco di Anagni, Daniele Natalia, che ha sottolineato il significato profondo della candidatura: “È una sfida importante e complessa per il nostro territorio, ma come abbiamo detto fin dall’inizio, il percorso stesso è già una vittoria.”

L’iniziativa nasce dalla sinergia tra amministrazioni comunali, associazioni culturali e cittadini, ed è coordinata dall’Archeoclub d’Italia – sede di Ferentino – guidata da Antonio Ribezzo, anche coordinatore delle sedi laziali dell’associazione.

Un’alleanza tra borghi storici di altissimo valore identitario rappresenta una novità assoluta. Il progetto accende i riflettori sul patrimonio spesso dimenticato dell’entroterra appenninico, e in particolare delle città fortificate della Ciociaria”, ha dichiarato Ribezzo.

Il sostegno arriva anche dalla Presidenza Nazionale dell’Archeoclub d’Italia. Il presidente Rosario Santanastasio ha definito la candidatura “una vera novità nel panorama culturale italiano, capace di valorizzare le eccellenze locali e la ricchezza dei centri storici minori”.

Le città coinvolte offrono uno straordinario patrimonio culturale e archeologico:

Ferentino, con la sua Acropoli monumentale, mura ciclopiche e siti come il Teatro Romano, la Domus, oltre 150 epigrafi e ben 26 siti archeologici.

Anagni, celebre “Città dei Papi”, culla di quattro pontefici tra cui Bonifacio VIII. Vanta la Cattedrale romanica di Santa Maria (1072), il Palazzo della Ragione, la Villa Romana di Villa Magni e numerose porte medievali perfettamente conservate.

Alatri, dominata da un’imponente Acropoli preromana cinta da mura megalitiche, presenta testimonianze uniche di architettura ciclopica e un tessuto urbano ancora leggibile nell’impianto originario.

Veroli, con la splendida Basilica di Santa Sàlome e la sua Scala Santa – la terza al mondo – custodisce un profondo valore religioso e artistico, insieme all’Abbazia di Casamari e alla Rocca di San Leucio.
Una candidatura dal basso, per il territorio

Il progetto è costruito con un approccio partecipativo, che punta a coinvolgere attivamente comunità locali, scuole, associazioni e realtà imprenditoriali, con l’obiettivo di trasformare la cultura in motore di sviluppo sostenibile.

“L’unione di questi borghi non solo rafforza il valore della candidatura – ha concluso Ribezzo – ma rappresenta un modello replicabile per altri territori italiani ricchi di storia e bellezza.”

Ora, il cammino verso il 2028 è ufficialmente iniziato. Le Città Erniche ci credono. E l’Italia intera è invitata a scoprire e sostenere questo angolo di patrimonio autentico.

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