Omicidio di Torremaggiore (Fg), ergastolo a Taulant Malaj: uccise la figlia e il vicino per gelosia - NOC Press

Omicidio di Torremaggiore (Fg), ergastolo a Taulant Malaj: uccise la figlia e il vicino per gelosia






È arrivata la condanna all’ergastolo con isolamento diurno per un anno e mezzo per Taulant Malaj, il 47enne di origini albanesi accusato del duplice omicidio della figlia sedicenne Gessica Malaj e del vicino di casa Massimo De Santis, avvenuto a Torremaggiore nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2023. Lo ha stabilito la Corte d’Assise di Foggia al termine di un processo durato oltre un anno e che ha visto la deposizione di 32 testimoni.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti e quanto emerso in aula, Malaj avrebbe agito in un raptus alimentato dalla gelosia, convinto che la moglie Tefta Malaj avesse una relazione extraconiugale con De Santis. L’uomo, panettiere ben conosciuto nella zona, aveva installato telecamere in casa per sorvegliare la donna, fino a maturare la decisione omicida.

La notte del delitto, Malaj attese il vicino nel cortile condominiale e lo colpì con una serie di coltellate, uccidendolo sul posto. Rientrato in casa, si scagliò contro la moglie, ferendola gravemente, e poi contro la figlia Gessica, che tentava disperatamente di difendere la madre. La giovane morì per le ferite riportate.

Malaj filmò parte dell’episodio con il cellulare e caricò il video su internet prima dell’arrivo dei soccorsi. Alla polizia si è fatto trovare sul luogo del delitto, con i vestiti intrisi di sangue, confessando l’accaduto.

«Una sentenza giusta, che rende almeno un po’ di giustizia a Gessica» – ha dichiarato l’avvocato Roberto De Rossi, legale di Tefta Malaj, presente in aula e visibilmente commossa al momento della lettura del verdetto. Il pubblico ministero aveva chiesto l’ergastolo con isolamento, considerando la premeditazione, l’efferatezza e la brutalità dell’azione.

Il processo ha confermato la volontà lucida dell’uomo, che aveva pianificato l’attacco nei giorni precedenti. I giudici hanno ritenuto «inconsistenti» i presunti elementi di instabilità emotiva invocati dalla difesa.

L’intera comunità di Torremaggiore è rimasta sconvolta dal duplice omicidio. Dopo il fatto, la donna e il figlio minore sono stati accolti in una struttura protetta. I servizi sociali hanno seguito il caso sin dalle prime ore. Il trauma psicologico per il bambino e la madre resta immenso.

L’avvocato De Rossi ha auspicato che il caso non venga dimenticato: «Serve una riflessione su quanto sia pericolosa la cultura del possesso e del controllo in una relazione. Gessica è stata vittima di un’idea malata di famiglia».

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.