Pattugliamenti trilaterali tra Italia, Croazia e Slovenia
La Polizia di Stato ha avviato un servizio di pattugliamento trilaterale tra Italia, Croazia e Slovenia nell’area di confine croato-bosniaca di Cetingrad (Croazia).
L’iniziativa scaturisce a seguito dei periodici incontri tra i ministri dell’Interno dei tre Paesi e ha lo scopo di rafforzare la cooperazione regionale a tutela dello spazio Schengen e di contrastare l’immigrazione irregolare proveniente dalla rotta balcanica.
In particolare le pattuglie trilaterali trovano fondamento in uno specifico memorandum sottoscritto dai vertici delle tre polizie il 20 gennaio scorso a Nova Gorica (Slovenia).
È stata individuata la regione di Cetingrad trattandosi del corridoio più stretto in territorio croato che separa la Bosnia Erzegovina dalla Slovenia e scelto dai migranti irregolari che risalgono la rotta balcanica, andando a rafforzare i controlli alla frontiera esterna di primo ingresso nell'area Schengen in linea con la legislazione dell’Unione europea.
È prevista una pattuglia mista composta da un operatore di Polizia per ogni Paese partecipante, con turnazioni nell'arco delle 24 ore a bordo di un autoveicolo croato oppure anche in forma appiedata quando dovesse essere necessario addentrarsi in aree boschive non percorribili nemmeno con vetture fuoristrada.
Il progetto è stato intrapreso in via sperimentale per tre mesi ed è la conseguenza delle crisi in Medio oriente e Ucraina che hanno portato diversi Stati dell'Unione europea, tra cui l’Italia e la Slovenia, a ripristinare i controlli alle frontiere interne.
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